Quest’oggi vogliamo portarvi nel terrificante mondo di The Crow’s Eye, un horror game disponibile su PC Steam ispirato a Bioshock sotto molti punti ma che ricorda allo stesso tempo Portal per la sua follia.
Gli occhi del corvo
Sviluppato da 3D2 Entertainment, The Crow’s Eye porta il giocatore nel lontano 1966. Il titolo narra le vicende di un uomo che si risveglia all’interno di una Università abbandonata e decaduta, lo scopo è quello di farsi strada nella struttura risolvendo egli enigmi guidati dalla voce di William Holtwick. Nel 1947,20 studenti scomparvero in circostanze misteriose, spetta al giocatore scoprire cosa è accaduto.
Nel corso del gioco è possibile imbattersi nelle registrazioni del protagonista e documenti leggibili che svelano maggiori informazioni sulla trama, la quale pone le sue radici nel rapporto tra la scienza e l’etica, la famiglia e l’amore, facendo leva sulle conseguenze delle proprie azioni. Un puzzle game in prima persona ricco di suspance con qualche scarejump di tanto in tanto per tenere il giocatore in tensione per tutta la sua durata.
Corsi di terrore
Lo scopo principale è quello di investigare all’interno della struttura per scoprire la verità sulla scomparsa degli studenti, risolvendo enigmi di tanto in tanto che richiedono l’uso di abilità e meccanismi particolari per sbloccare le serrature. I puzzle variano dall’utilizzo di cubi manipolati tramite una sorta di elettromagnete al teletrasporto sulle varie piattaforme. Il salvataggio dei progressi avviene tramite alcune speciali strutture sparse per gli scenari.
La quantità degli enigmi è cosi elevata da rendere il titolo generosamente longevo, nonostante la maggior parte di essi siano intuitivi e rapidi da completare. Basandosi sulla fisica spesso capita di ripetere degli enigmi o spostare nuovamente i cubi nella posizione ideale per la risoluzione a causa dei movimenti del protagonista. Nel corso del gioco è possibile ricorrere all’adrenalina, una sorta di bullet time che permette di coprire maggiori distanze con un salto e alla creazione dei medikit per curare le ferite.
The Crow’s Eye GAMEPLAY TRAILER
L’interfaccia di gioco ricorda per certi aspetti Bioshock, dagli slot per oggetti e medikit allo stile vintage che richiama il capolavoro targato 2K. La particolarità del titolo risiede nel comparto audio che si sposa alla perfezione con gli eventi proposti a differenza della qualità del comparto grafico, con texture poco curate ed una modellazione poligonale ridotta all’essenziale. Durante l’esplorazione potremo utilizzare differenti fonti per illuminare gli ambienti, dalla classica torcia all’accendino, che danno la sensazione di trovarsi di fronte alla totale assenza di un personaggio modellato.