Terminator Resistance: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Ci troviamo in un periodo di grandi uscite come Death Stranding, Star Wars Jedi Fallen Order, Shenmue 3 e molti altri. Spesso decidere il periodo giusto per commercializzare un gioco non è semplice per un team di sviluppo, e quando si parla di Terminator lo è ancora meno. 

In questi giorni abbiamo passato del tempo in compagnia di Terminator Resistance, come si è comportato?  Scopritelo con la nostra Recensione

Terminator Resistance Recensione

Se avete avuto modo di provare in passato uno dei tanti videogiochi incentrati sull’universo di Terminator, ricorderete sicuramente che non si è mai parlato di capolavori, sono stati il più delle volte dei veri e propri flop videoludici, un disperato tentativo di trasportare la pellicola cinematografica nelle case dei videogiocatori, sopratutto in concomitanza con l’uscita di un nuovo film nelle sale.

Solitamente un videogioco su Terminator ci porta a superare dei livelli eliminando skynet ed altre minacce robotiche, cosa un tantino differente in Resistance, il quale cerca di scimmiottare un genere molto in voga in quest’ultimo periodo, ossia gli sparatutto semi ed open world.

Se avete giocato titoli come Metro Exodus, Wolfenstein Young Blood e molti altri sapete a cosa alludiamo, uno sparatutto in cui ci si sposta per una mappa eliminando dei nemici di tanto in tanto, recuperando munizioni ed altre risorse. 

Questo è Terminator Resistance. Dopo aver portato a termine l’introduzione, avrete a che fare con i primi NPC, i quali vi affideranno missioni di vario genere come il recupero di specifiche risorse, l’eliminazione dei bersagli e quindi la liberazione di zone ed altre ancora. 

Portando a termine le missioni migliorerete i rapporti con i vari personaggi, i quali vi affideranno incarichi sempre più impegnativi e vi permetteranno di ottenere agevolazioni di vario tipo. Tra una missione e l’altra potrete esplorare gli scenari recuperando munizioni, medikit, documenti e collezionabili vari.

Naturalmente dimenticatevi il potervi spostare a bordo dei veicoli perchè trascorrerete buona parte del tempo sulle vostre gambe, perlustrando ogni zona da cima a fondo, correndo o agendo in modalità stealth in prossimità di numerosi skynet.

Ed è qui che entrano in gioco difficoltà e intelligenza artificiale. Selezionando la difficoltà Normale potrete agire come dei Rambo o Highlander, in quanto per soccombere dovrete attendere che un bombardiere venuto dal nulla radi al suolo il luogo in cui vi trovate.

I nemici spesso sono stupidi e malcalibrati in potenza, facilmente abbattibili e dandovi la possibilità di chiudere la discussione in pochi secondi o minuti, senza il minimo sforzo.

Terminator Resistance sa di vecchio fin dai primi minuti di gioco, un disperato tentativo di proporre un qualcosa di originale per un videogioco della saga, passando dallo sparatutto in terza persona a livelli ad uno sparatutto in prima persona open world o quasi.

Al fine di tenere il giocatore incollato allo schermo il più a lungo possibile vi sono attività e missioni di vario genere, risorse da recuperare, collezionabili da trovare e segreti da scoprire, un’accozzaglia di elementi nello scenario quasi a giustificare le 10 ore circa per portare a termine la storia principale.

Terminator Resistance propone un comparto grafico che sembra uscito dalla scorsa generazione di console, con animazioni dubbiose ed un comparto audio che tralasciando la gloriosa colonna sonora del film non riesce a coinvolgere il giocatore.

Anche la trama non desta alcun interesse, dando la sensazione di trovarsi di fronte ad un titolo già visto e vissuto. Avremmo potuto capire il lancio di Terminator Resistance in un periodo morto privo di uscite, ma non di certo in un fine 2019 governato dai potenti Tripla A.

Terminator Resistance Gameplay Trailer