Recensione Salt and Sanctuary

A poche settimane dal lancio di Dark Souls III, arriva su Playstation 4 un indie ispirato chiamato Salt and Sanctuary, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.
Salt and Sanctuary

E se Dark Souls fosse in 2D?

Vi siete mai chiesti “e se Dark Souls fosse in 2D?” la risposta la troverete in Salt and Sanctuary, il nuovo capolavoro di casa Ska Studios, dall’atmosfera cupa e tenebrosa al gameplay frenetico e impegnativo. Il gioco inizia con un viaggio in nave, durante la tempesta il protagonista viene attaccato da alcuni mostri e tra essi un’oscura presenza la quale non esiterà a fare a fette il malcapitato di turno spedendolo in una sorta di limbo, qui inizia la nostra storia.

Nei panni di un personaggio personalizzabile in tutto e per tutto, dovremo vagare in questo regno misterioso tra segreti celati e boss titanici da fronteggiare. Durante la prima sessione di gioco ci troviamo di fronte un tutorial che a differenza di altri titoli viene proposto sotto forma di pergamene, che una volta raccolte illustrano al giocatore i comandi basilari per affrontare questa oscura avventura.

Da li a breve, dopo aver affrontato qualche nemico di basso rango, ci troveremo in una sorta di santuario dove oltre a salvare i progressi di gioco, potremo salire di livello tramite delle rune ottenute nei combattimenti, sbloccare abilità con i punti esperienza ed altro ancora. Eliminando i nemici essi rilasceranno in alcuni casi delle gemme preziose, le quali serviranno per salire di livello e ottenere punti da spendere per lo sblocco di abilità legate alla forza, difesa e agilità, presenti in un albero tanto vasto quasi immenso.

Salt and Sanctuary gameplay

La classe non è acqua

La prima cosa che ci viene messa davanti è una scelta, selezionare il tipo di classe tra mago, guerriero, ladro ed altre ancora. Una volta scelto il proprio cammino non sarà possibile più cambiarlo, anche se ogni classe è totalmente personalizzabile e non solo in aspetto. Come ogni RPG che si rispetti, anche in Salt and Sanctuary potremo migliorare l’equipaggiamento scegliendo tra una vasta gamma di capi d’abbigliamento, ognuno di essi caratterizzato da abilità e statistiche uniche, dalla forza alla resistenza, dall’abilità alla magia.

In qualsiasi momento è possibile richiamare l’inventario per accedere al proprio equipaggiamento, cambiando non solo vestiario ma anche le armi in dotazione, utilizzare oggetti magici quali pozioni o consultare il bestiario, una raccolta che racchiude informazioni su ogni singolo nemico o boss incontrato nel corso dell’avventura. Salire di livello e sbloccare abilità è la chiave per riuscire a completare il gioco evitando di lanciare il controller fuori la porta o finestra che sia.

Come accade nella serie Souls e come molti di voi avranno sperimentato in Bloodborne, per proseguire l’avventura bisogna diventare sempre più forti, poichè non solo i Boss ma anche i nemici daranno del filo da torcere al nostro eroe, spesso infatti vi ritroverete a dover completare e ricompletare più volte lo stesso punto a causa della morte improvvisa. I punti di salvataggio in Salt and Sanctuary sono posti in maniera strategica, tra il tempio e il Boss vi è un ancora di salvezza, alla quale aggrapparsi non solo per ripristinare la salute e quindi sbloccare delle pozioni in grado di curare l’intera energia vitale ma anche di ripartire dal checkpoint in caso di sconfitta.

La morte segna un nuovo inizio e per questo ogni qual volta verrete eliminati da uno dei tanti Boss presenti in gioco, sarete costretti a ripartire con esperienza e denaro dimezzati se non del tutto azzerati.

Salt and Sanctuary

Scontri epici con Boss Leggendari

Il mondo di gioco non è suddiviso in livelli , ciò significa che dopo aver sconfitto il boss apriremo il passaggio alla zona successiva (precedentemente inaccessibile), giungendo ad un nuovo tempio in prossimità, dove potremo decidere oltre a salvare la partita e potenziarsi, di cedere la nostra fedeltà alla divinità del luogo. Alla morte il monaco del tempio ci riporterà accanto al santuario pronti per ripartire.

Durante gli scontri con i boss, avremo la possibilità di tenere sotto controllo la barra vitale posta nella parte sottostante dello schermo, ciò ci permetterà di capire quando il nemico di turno tirerà le cuoia. Se avete giocato alla serie Souls riconoscere le frenesia nei combattimenti da parte dei Boss, i quali non daranno al giocatore il tempio di curarsi o di rialzarsi, per cui disporre di una buona dose di agilità quanto resistenza sarà di vitale importanza per sopravvivere e uscirne illesi.

Sconfitto il Boss verremo premiati oltre con lo sblocco del trofeo, anche con punti esperienza ed altre ricompense.

Conclusione e Impressioni

Ho amato fin da subito Salt and Sanctuary, sia perchè mi ricorda Dishwasher uscito su console di vecchia generazione anni fa, sia per il livello di sfida elevato, il quale mette il giocatore di fronte ad una scelta, impegnarsi per vedere la luce del sole o arrendersi all’oscurità spegnendo la console per disperazione o rabbia. Un mini capolavoro che merita di essere giocato, nonostante alcuni riferimenti alla serie Souls sono cosi palesi quanto scontati.