Recensione Republique Gameplay

Dopo aver lavorato a titoli come Metal Gear Solid e Halo 4, Ryan Payton ha fondato lo studio indipendente “Camouflaj”, realizzando il suo primo titolo chiamato Republique, finanziato dai fondi raccolti su Kickstarter, portato in primis sul mobile e da quest’anno anche su console di nuova generazione e PC.  Oggi vogliamo condividere con voi la nostra recensione sul remastered che abbiamo avuto modo di giocare su PS4.

REPUBLIQUE

Republique: L’arte dello spionaggio

Il gioco giunge su PS4 solo di recente nell’edizione completa, contente tutti gli episodi rilasciati nel corso del tempo sul mobile, incentrato sul genere Stealth Game, il quale predomina per l’intera durata dello stesso. Il titolo prende nome da un mondo in cui la repubblica prospera grazie al controllo delle menti, riprogrammandole per i propri scopi, creando un popolo educato e letteralmente schiavo.

La protagonista di nome Hope (speranza) viene condannata alla riprogrammazione, un processo in cui la memoria dell’individuo viene cancellata come un foglio bianco, ricompilandola secondo degli schemi ben precisi, a meno che il giocatore non intervenga aiutandola ad uscire dalla sua cella e condurla alla libertà, attraverso l’hacking del sistema informatico presente nella grande struttura di Metamorphosis ed è qui che inizia la nostra avventura.

Dopo aver assistito ad una breve animazione, faremo subito la conoscenza dei comandi di gioco inizialmente ostici e totalmente differenti dai classici stealth game. Se da una parte abbiamo la possibilità di muovere Hope nascondendola agli occhi delle guardie, dall’altra avremo la possibilità di gestire telecamere e sistemi informatici, tenendo d’occhio l’ambiente circostante per permettere alla giovane fanciulla di spostarsi nelle varie location senza destare sospetti.

REPUBLIQUE gameplay

Interazione negata

Nel corso del gioco suddiviso come detto in episodi, dovrete semplicemente passare da una camera all’altra per osservare l’ambiente, spostare Hope nello scenario al momento giusto nascondendola in armadietti o cunicoli per sfuggire alle guardie, con la possibilità di eliminarle tramite uno spray, scansionando di tanto in tanto documenti ed altre informazioni legate alla storia o per semplice curiosità.

L’apertura delle porte che permettono a Hope di proseguire verso la libertà, sono gestite da sistemi informatici che potranno a volte essere azionati con codici, carte e altri strumenti che Hope potrà trovare negli unici cassetti che sarà possibile aprire con il tasto azione. Se vi aspettate delle sparatorie o delle azioni frenetiche, ci dispiace deludervi ma Republique vi porterà in uno Stealth Game dall’inizio alla fine, in cui sfuggire alle guardie e aggirarle è la soluzione migliore rispetto ad un’approccio frontale.

Con la pressione del dorsale destro il tempo si arresta, ciò ci permette sia di analizzare l’ambiente passando di telecamera in telecamera che scansionando elementi e guardie presenti nello scenario, dandoci il tempo necessario per studiare la mossa successiva. Un titolo pensato per il mobile che non ha nulla a che vedere con la nuova generazione, nonostante gli sforzi degli sviluppatori di proporre qualcosa di originale e il più coinvolgente possibile.

REPUBLIQUE

 

Conclusione e Impressioni

Non avendo provato la versione mobile, non sapevo a cosa sarei andato incontro, dalle immagini che trapelavano sul Web al momento dell’annuncio mi aspettavo un titolo incentrato si sullo stealth ma sopratutto sull’action, un degno erede del brand Metal Gear Solid, ma purtroppo non è stato cosi e questo ha inciso molto sul giudizio. Un gameplay certamente originale in quanto è incentrato non solo sul movimento di Hope ma anche sull’hacking dei sistemi informatici, e gestione delle telecamere come punto di riferimento, ma l’interazione ridotta all’essenziale e un sistema di gioco a volte ostico, mostra di come il titolo sia stato pensato per il mobile e riadattato su console come remastered. Alla domanda “merita di essere giocato?” potrei rispondere con un NI, si se siete alla ricerca di un gioco originale anche se per certi versi scimmiotta i numerosi stealth game presenti sul mercato e no se volete cimentarvi in un gioco di nuova generazione.