Plants vs. Zombies: La Battaglia di Neighborville – Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Era il 2014 quando EA diede vita ad una nuova serie per il franchise Plants VS Zombie, portandolo ad un livello successivo e trasformandolo in uno sparatutto competitivo in terza persona.

Dopo il lancio di Garden Warfare 2, il quale introdusse nuovi contenuti ma alcuna novità eclatante in termini di gameplay, EA riporta alla luce la serie a distanza di anni con La Battaglia di Neighborville, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.

 

Plants vs. Zombies: La Battaglia di Neighborville Recensione

La Battaglia di Neighborville prende ciò che è di buono in Garden Warfare e introduce svariate novità per rendere il titolo un Gioco come Servizio, destinato a durare nel tempo, grazie al rilascio di aggiornamenti e contenuti vari.

Plants Vs Zombies come anticipato passa ad un livello successivo con questo nuovo capitolo, il quale strizza maggiormente l’occhio alla modalità Storia, senza naturalmente tralasciare il comparto multiplayer competitivo.

Dopo aver portato a termine una missione introduttiva verrete lasciati liberi di esplorare l’HUB di gioco, una zona generosa in dimensioni dove poter accedere a negozi, cabine dove cambiare o personalizzare il personaggio, una sorta di sputa palline per sbloccare nuove personalizzazioni, missioni ed attività di vario tipo, oltre la possibilità di interagire con altri giocatori. 

La Battaglia di Nighborbille strizza l’occhio al Social, permettendovi di comunicare con altri giocatori attraverso le tante frasi o emoticon preimpostate, con la possibilità di personalizzare l’accesso rapido con quelle preferite o più utilizzate.

Esplorando l’HUB vi imbatterete spesso in altri giocatori intenti a svolgere i propri incarichi. Oltre il comparto multiplayer competitivo che avete conosciuto con Garden Warfare, viene introdotta una modalità Storia più profonda, giocabile in singolo o co-operativa, con la possibilità di cimentarsi in attività secondarie di vario tipo, quest o dungeon che dir si voglia e molto altro.

Poche sono le mappe della suddetta modalità ma nonostante questo si estendono a vista d’occhio con svariate ambientazioni, come accade in Fortnite, suddividendo ogni scenario in luoghi di ogni tipo.

Esplorando le mappe è possibile imbattersi in personaggi secondari i quali vi affideranno degli incarichi da portare a termine, che vi ricompenseranno con personalizzazioni esclusive, bauli da aprire per ottenere monete, personalizzazioni ed altro ancora, boss da sconfiggere e missioni legate alla storia.

I pacchetti di carte dei vecchi capitoli vengono abbandonati in favore di un nuovo sistema che prevede l’uso delle monete per ottenere oggetti e skin tramite lo sputa palline, o acquistandoli dal negozio presente in gioco, dialogando con gli appositi NPC.

Ogni personaggio vanta abilità uniche con la possibilità di equipaggiarlo con dei perks aggiuntivi che conferiscono una maggiore velocità in corsa ed altre agevolazioni, abilità passive o attive che possono essere sbloccate nel corso del gioco, proprio come le personalizzazioni, a differenza dei personaggi disponibili fin da subito.

A tal proposito il roster si estende sia per gli Zombi che le Piante tramite l’introduzione di nuovi personaggi, i quali si affiancano a quelli introdotti nei precedenti capitoli della serie. I personaggi si suddividono in 3 classi o categorie: Attacco, Difesa e Supporto.

Nel primo caso ci sono personaggi più abili negli attacchi ma meno nella difesa, nel secondo caso invece quelli più resistenti ma meno efficaci negli attacchi, la terza classe invece è riservata ai personaggi in grado di curare gli alleati o comunque fornire supporto di vario tipo.

Ciò porta i giocatori a fare squadra per avere la meglio su boss, nemici e giocatori avversari. Se nelle modalità competitive è possibile cambiare personaggio come accadeva in passato, nella storia non è possibile, ciò vi porterà a scegliere il personaggio da utilizzare prima di svolgere la missione. 

Il gioco offre una lunga serie di obiettivi da portare a termine, i quali ricompensano il giocatore con monete e oggetti esclusivi, sfide che variano di continuo nel tempo e le quali spaziano dall’eliminazione di un certo numero di nemici ad attività di vario tipo.

Sul fronte grafico il titolo rimane fedele ai predecessori pur apportando qualche miglioria in più nella cura dei dettagli, risoluzione e texture per personaggi e ambientazioni, sul fronte tecnico invece come anticipato porta una ventata di aria fresca nella serie, nonostante su console a volte sia soggetto a cali di frame rate, cosa che non avviene naturalmente su PC.

La Battaglia di Neighborville è il capitolo che molti attendevano da tempo, grazie alle novità menzionate e all’intenzione di EA di sfruttare un franchise che ha ancora molto da offrire.

Plants vs. Zombies: La Battaglia di Neighborville Gameplay Trailer