Legend of Mana: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Se siete cresciuti con i giochi di ruolo degli anni 90, ricorderete sicuramente l’antica e celebre serie di Mana, la quale di recente ha compiuto 30 anni. In quegli anni non tutti i titoli arrivavano in occidente, tra questi vi fu un GDR di cui vi parleremo quest’oggi con la Recensione di Legend of Mana, resuscitato da Square Enix per l’occasione, con tutte le dovute migliorie rese possibili degli hardware attuali.

Legend of Mana Recensione

Se avete giocato uno dei tanti e tanti capitoli della serie Mana, saprete che alcuni di essi proponevano un sistema di combattimento a turni e con un unico filone narrativo, Legend of Mana invece si distacca dalla massa, sfoggiando un sistema di combattimento in tempo reale con una trama suddivisa in tre archi narrativi. Invece di optare per 50 ore di gioco, il team di sviluppo ha preferito proporre al giocatore la possibilità di vivere tre differenti storie, per un totale di 20-30 ore di longevità, a seconda dello stile di gioco adottato. Fatta questa premessa analizziamo insieme cosa il titolo ha da offrire. Come anticipato Legend of Mana non è nuovo, il suo debutto risale alla fine degli anni 90 su PlayStation, il gioco rimase confinato in Giappone fino ad oggi, impedendo dunque ai giocatori occidentali di mettere le mani su questa perla videoludica.

Grazie agli hardware attuali e in occasione dei 30 anni, è stato possibile portare Legend of Mana in occidente con una versione migliorata ed aggiornata, rispetto il titolo di molti anni fa. Certo, le meccaniche ed i suoi contenuti sono rimasti fedele al titolo originale, ma il comparto grafico degli scenari parla da se, fondali pre-renderizzati, belli da vedere quanto da esplorare, con personaggi in pixel art che si adattano alla perfezione nelle ambientazioni. Dopo aver assistito all’introduzione verrete lasciati liberi di esplorare i dintorni, la mancanza di vere e proprie indicazioni vi porterà ad esplorare ogni angolo del mondo di gioco in cerca di missioni ed attività varie. Come ogni gioco di ruolo non mancano all’appello quest secondarie pensate sia per estendere la longevità della trama principale che offrire al giocatore dei momenti di svago.

In Legend of Mana potrete dedicarvi al giardinaggio di frutta e verdura, commerciare, dialogare con i personaggi e potenziare il vostro equipaggiamento. La difficoltà viene gestita da un sistema che incrementa o meno la potenza di attacco e agilità dei mostri a seconda della zona nella quale vi trovate. La città funge da hub, maggiore è la distanza dalla stessa e più difficile sarà abbattere i nemici, qualora non possediate i giusti equipaggiamenti. Livellando otterrete punti da spendere per incrementare le statistiche del personaggio, a seconda del vostro stile di gioco e dell’arma in uso. Ogni arma varia non solo in aspetto ma anche caratteristiche, da quelle più adatte ai combattimenti dalla distanza a quelle per gli scontri ravvicinati. Come accade in ogni GDR non manca all’appello il backtracking, il quale vi porterà a esplorare zone già viste in passato, seppure il team di sviluppo non abbia abusato di questa meccanica.

Come anticipato Legend of Mana focalizza l’attenzione del giocatore su tre archi narrativi piuttosto che un unico filone, il vero potenziale del titolo risiede proprio nella Nuova Partita +, la quale permette di ricominciare l’avventura con ciò che avete ottenuto nella precedente run, essendo che quest’ultima non raggiunge le 40-50 ore solitamente richieste da ogni GDR che si rispetti. Nel corso dell’avventura affronterete mostri e boss di ogni sorta, potrete dilettarvi nell’esplorazione degli scenari in cerca di materiali, consumabili ed altri oggetti, un forte richiamo ai titoli degli anni 90, in cui si puntava molto alla visuale isometrica per offrire ai giocatori la possibilità di avere un quadro generale dei dintorni, dalla posizione dei mostri a quella di eventuali forzieri.

Legend of Mana pur rimanendo fedele al gioco di quell’epoca sfoggia un comparto grafico bello da vedere, il quale rende giustizia a ciascuno scenario, con colori sgarcianti e modelli dettagliati, pur mantenendo quello stile retrò che non guasta. Da elogiare la possibilità di salvare i progressi in qualsiasi momento tramite il Quick Save oltre la presenza dell’auto salvataggio. Tra le varie attività nelle quali potrete cimentarvi non manca all’appello la ricerca e schiusa delle uova, al fine di ottenere creature da sfoggiare in battaglia, curandole con un sistema simile al Tamagotchi. Il titolo offre sia la possibilità di giocare con l’audio originale che in versione rimasterizzata, un ritorno alle origini che permette ai vecchi giocatori di versare qualche lacrimuccia grazie al fattore nostalgia ed ai nuovi di avvicinarsi ad uno dei titoli più belli della saga.

Legend of Mana Gameplay Trailer