Nel 2010 ad Amsterdam Glowforth ha fondato il suo studio dando vita nel giro di 4 anni al suo primo titolo chiamato Last Inua che recensiremo per voi quest’oggi.
Last Inua – Il viaggio ha inizio
Last Inua è un puzzle platform nel quale vestiremo i panni di un padre e di un figlio protagonisti di una ghiacciante avventura. Il mondo è minacciato da uno spirito malvagio di nome Tonrar, spetterà a Hiko e suo figlio salvare l’umanità grazie ai poteri connessi con gli altri spiriti morenti. Vista la giovane età del piccolo Hiko spetterà a suo padre accompagnarlo nel corso del viaggio e sostenerlo fino alla fine dell’avventura. Si tratta di un platform in 2D in cui il giocatore dovrà utilizzare entrambi i personaggi per proseguire nei livelli, ognuno di essi con delle proprie abilità.
Quando la co-operazione diventa importante
Difficoltà e Frustrazioni
Nel corso dei livelli ad ostacolare i due protagonisti troveremo pozze nere con sostanze letali, sfere oscure che risucchiano ciò che hanno attorno, mostri di vario tipo come lupi, uomini delle nevi ed altro ancora. Per quanto riguarda il comparto tecnico i livelli sono strutturati in maniera lineare e a volte ripetitiva, aggiungendo quel pizzico di difficoltà che basta per rendere la sfida appetibile, il tutto accompagnato da una colonna sonora discreta.
Ma non è tutto ghiaccio ciò che luccica poichè Last Inua presenta un grande problema ai quali gli sviluppatori non hanno dato peso, “la ripetitiva”. In ogni stage o quasi dovremo compiere le stesse identiche cose, attraversare l’intero scenario evitando ostacoli e nemici con entrambi i personaggi fino a giungere ad una grotta. Altro lato negativo riguarda l’interruzione del gameplay che avviene di rado, entrambi i protagonisti si fermano per chiamarsi a vicenda nonostante si trovino ad una distanza ravvicinata.
Altra frustrazione potrebbe risiedere nella morte istantanea di uno dei due personaggi al tocco di un ostacolo. Portare i due protagonisti avanti simultaneamente per evitare che i nemici causino al giocatore il gameover potrebbe divenire assai fastidioso e irritante, per non parlare dei momenti in cui bisognerà agire in un lasso di tempo ridotto.
Un clone mal riuscito di Never Alone
Nei primi minuti di gioco la prima cosa che ci è venuta in mente è “Ma è un clone di Never Alone?” in quanto i due titoli seppur hanno una storia differente sono molto simili tra di loro. Una medesima ambientazione nonostante il tutto ruoti attorno ad una trama distaccata con delle leggeri differenze per il gameplay.
Conclusioni e Voti
Il team di sviluppo non ha avuto molta fantasia nel creare Last Inua e nonostante gli sforzi non riesce a conquistare i giocatori che amano il genere platform, sia per la ripetitiva del gameplay che per la monotonia dello stesso. Essendo il loro primo titolo abbiamo deciso di premiarli con un 6.0 nonostante sia al di sotto di tali aspettative.
- Gameplay: 5.0
- Grafica: 6.5
- Longevità: 5.5
- Sonoro: 6.5
Voto finale: 6.0
PRO
- Ambientazioni curate nei minimi dettagli
- Una discreta colonna sonora
- Una storia interessante
CONTRO
- Un gameplay troppo ripetitivo e poco lineare