God of War: Recensione, Trailer e Gameplay

Dopo le varie guide proposte, quest’oggi vogliamo portarvi personalmente nelle gelide terre nordiche con la nostra Recensione di God of War.

God of War Recensione

Correva l’anno 2010 quando assistemmo alla conclusione della trilogia di God of War su Playstation 3,  ed oggi a distanza di 8 anni Kratos torna su Playstation 4 con una nuova e stravolgente avventura, più invecchiato del solito e con un figlio.

God of War può essere considerato un reboot per la serie, dove ambientazione, storia e lo stesso gameplay assumono un aspetto totalmente differente da quello al quale siamo stati abituati nel corso degli anni.

Dopo aver sconfitto Zeus, Kratos decide di allontanarsi dal regno degli dei, per rifugiarsi in una vecchia casa nelle fredde terre nordiche, in compagnia di suo figlio. 

Il gioco inizia con la scomparsa della moglie di Kratos, cremata dopo la dipartita per sua volontà. Ci ritroveremo a intraprendere un lungo e pericoloso viaggio per realizzare l’ultimo desiderio della moglie, spargere le sue ceneri sulla vetta più alta del mondo.

Le armi alle quali siamo stati sempre abituati con i vari capitoli della serie vengono inizialmente sostituite da una magica ascia, lasciata in eredità a Kratos dalla sua amata e con la quale dovremo farci strada nel vasto mondo di gioco.

Per la prima volta viene introdotto il tanto amato open world, seppure in maniera limitata rispetto i tradizionali mondi aperti.

Se inizialmente ci ritroveremo a vagare in mondi semi-aperti dove proseguire in avanti è l’unica via, con il progredire della trama verremo catapultati in spazi sempre più aperti, dove la libertà di esplorazione ricopre un ruolo chiave,spronando i giocatori ad esplorare ogni angolo alla ricerca di forzieri ed oggetti utili.

God of War ci pone di fronte sostanzialmente 3 modi per esplorare le vaste ambientazioni, tramite la piccola imbarcazione, con il teletrasporto e con una sorta di marchingegno arcano, situato in un tempio, da dove è possibile raggiungere i vari regni.

Come ogni open world che si rispetti, non manca la possibilità di cimentarsi in numerose attività secondarie, allo scopo di estendere notevolmente la già generosa longevità del titolo, dalle richieste secondarie di spiriti e nani, all’apertura di forzieri, porte, caccia al tesoro e molto altro.

Numerosi sono i forzieri sparsi per i regni, che si differenziano sia in contenuto che apertura, i quali al loro interno celano argento, talismani, potenziamenti e pezzi di armatura, pronti per essere equipaggiati ed utilizzati.

Nonostante vi siano solo 2 venditori, questi sono raggiungibili da qualsiasi regno, presso i quali è possibile spendere l’argento accumulato per poter acquistare nuovi equipaggiamenti ed oggetti utili nel corso dell’avventura, o semplicemente per potenziare armature, armi o talismani in dotazione.

Come accade in ogni gioco di ruolo che si rispetti, anche in God of War è possibile incrementare il proprio livello tramite i punti esperienza, ottenibili dal completamento delle missioni o eliminando i tanti nemici.

Livellando è possibile incrementare le statistiche di Kratos, con la possibilità di espandere ulteriormente barra vitale e rabbia tramite dei speciali manufatti nascosti nei forzieri. Potenziando le armi o l’equipaggiamento presso i mercanti, verranno sbloccate nuove abilità, acquistabili con i punti esperienza accumulati.

Le abilità si suddividono in 4 categorie: Ascia, Scudo, Arco e Arma secondaria (non vi sveliamo di cosa si tratta per non rovinarvi la sorpresa). Ogni abilità permette di eseguire una combo differente ed ottenere una maggiore agevolazione in battaglia, con la possibilità di consultarle in anteprima tramite una breve clip.

Ogni arma cosi come parte dell’armatura, può essere ulteriormente migliorata tramite i tanti incantesimi trovati o acquistati, i quali si differenziano per tipologia. Alcuni conferiscono maggiore rapidità di attacco o difesa, una riduzione del tempo impiegato per la ricarica e cosi via dicendo.

Durante i combattimenti è possibile ricorrere sia alle armi in dotazione tra cui ascia, scudo o secondaria che incantesimi e talismani di vario tipo, attivabili come la rabbia, solo dopo aver caricato l’apposito indicatore.

Premendo il quadrato si riceve il supporto di Athreus, il quale scoccerà delle frecce nel punto da noi indicato, le quali oltre a ferire i nemici, possono essere utilizzate per stordirli o interagire con i vari oggetti presenti nello scenario.

A rendere i combattimenti più completi possibili, vi è la possibilità di evocare sul campo di battaglia lupi, corvi e spiriti di ogni tipo, che possono essere ottenuti ed equipaggiati nel corso dell’avventura. 

In qualsiasi momento tramite la pressione del touchpad è possibile consultare la mappa di gioco, la quale si suddivide nei vari regni esplorati. Per ogni regno vi è una mappa differente, che riporta sul lato sinistro sia la percentuale di completamento che il numero di oggetti trovati e nemici sconfitti.

Oltre i tradizionali nemici e la presenza di numerose boss fight , il titolo ci offre la possibilità di confrontarci con le valchirie, boss più ostici e secondari, raggiungibili solo dopo aver ottenuto l’oggetto necessario per aprire le porte segrete.

God of War è la dimostrazione di come un titolo dopo il suo completamento ha ancora molto da offrire, grazie alla presenza delle tante e tante attività secondarie proposte.

Premendo il pulsante Options è possibile consultare gli Obiettivi, i quali si suddividono in Viaggio, Favori, Prove, Mappe del tesoro e Artefatti. Esplorando i regni è possibile imbattersi in personaggi secondari, i quali richiederanno favori dalle laute ricompense, mappe del tesoro, artefatti da vendere ai mercanti e sfide di ogni tipo.

A completare il titolo non poteva di certo mancare il bestiario oltre che gli appunti, i quali consentono di ottenere maggiori informazioni sia sulla storia che sui singoli nemici incontrati e sconfitti.  E se l’argento o l’esperienza è importante, i materiali non sono da meno, recuperabili nei vari regni a seconda del tipo di materiale, richiesti dai mercanti per la forgiatura di armi e potenziamenti.

E’ qui che entra in gioco il fattore backtracking, il quale obbliga e invoglia allo stesso tempo, i giocatori a tornare nei luoghi già esplorati, per raggiungere luoghi e forzieri inizialmente inaccessibili.

La longevità del titolo si attesta sulle 40 ore circa, le quali vengono generosamente prolungate grazie alla generosa mola di attività alternative. Eccelso il comparto grafico, il quale sfrutta pienamente le potenzialità della piattaforma, con texture in altissima definizione ed animazioni realistiche, lasciando al giocatore la scelta se preferire un comparto grafico migliore o una maggiore fluidità.

Ci è capitato in alcune occasioni di assistere a dei lievi cali di frame rate con l’opzione risoluzione, nulla che non rovini l’esperienza di gioco su Playstation 4 Pro, cosa che naturalmente non avviene su PC. Meravigliosi gli scenari cosi come la sceneggiatura, la quale risulta estremamente coinvolgente, accompagnata da una colonna sonora e un doppiaggio di tutto rispetto. 

God of War è l’esclusiva che attendevamo da tempo, un capolavoro di infinita bellezza, che merita tutta la vostra attenzione.

God of War Gameplay Trailer