Dragon Quest Builders 2: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Lanciato in Giappone con largo anticipo rispetto l’edizione Europea, Dragon Quest Builders 2 è disponibile anche da noi, ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.

 

Dragon Quest Builders 2 Recensione

Dopo il successo ottenuto con il primo capitolo, il quale ha portato decisamente una ventata di aria fresca nella serie, Square Enix ci riprova con Dragon Quest Builders 2, mettendo in pratica i feedback ricevuti in precedenza e proponendo modifiche e novità interessanti.

Il gioco inizia come sempre con la creazione del personaggio, dalla scelta del sesso alla colorazione delle varie componenti. Il protagonista viene rapito dai sostenitori del Signore della Distruzione, la sua missione oltre quella di fuggire è di sconfiggere questa perfida organizzazione e riportare la pace nel regno.

Ci risvegliamo in una casa, dove avremo subito a che fare con il Tutorial, pronto a illustrarci le meccaniche principali ed alcune novità introdotte nel sequel, una di queste è la possibilità di partire all’avventura con un gruppo di personaggi, quindi avremo modo di gestire il party e non saremo più in solitaria.

 

Naturalmente non è la sola novità introdotta. Una delle modifiche decisamente più apprezzate, risiede nella gestione dell’inventario, il quale subisce notevoli miglioramenti. In passato eravamo costretti a rinunciare all’equipaggiamento per poter trasportare i materiali utili al crafting, con Dragon Quest Builders 2 ognuno avrà i suoi slot.

Nonostante vi sia una storia da portare a termine, abbiamo la possibilità di girovagare per gli scenari in cerca di materiali utili per la fabbricazioni di equipaggiamenti e ricette varie, cimentarsi in varie attività secondarie, ottenendo le dovute ricompense o dare libero sfogo alla propria creatività con la costruzione di edifici di vario tipo.

Non mancano di certo all’appello enigmi da risolvere, battaglie intense, boss da sconfiggere e tutto ciò che occorre per arricchire la già generosa esperienza di gioco offerta. 

 

In una decina di ore porterete a termine la storia, ma con la possibilità di restare incollati al gioco oltre 60 ore, grazie alle attività menzionate. Altra novità interessante risiede nella presenza di un baule, il quale permette di depositare i materiali raccolti per recuperarli in qualsiasi momento, indipendentemente dal luogo.

In passato bisognava ad esempio recarsi nel luogo dove era presente il materiale per sbloccarlo nuovamente, nel sequel una volta ottenuto la prima volta, sarà accessibile ovunque e per sempre, a patto di avere delle unità disponibili.

Altra modifica è legata agli equipaggiamenti, i quali non si consumeranno più nel tempo ma resteranno attivi per l’intera durata dell’avventura, parliamo di spade, bastoni, corazze e scudi. 

 

Come ogni RPG che si rispetti non manca all’appello la barra della stamina, la quale ci impedisce di correre all’infinito negli scenari, ma in compenso avremo a disposizione un mantello che ci consente di svolazzare da una piattaforma all’altra o planare.

Il party non servirà solo nei combattimenti ma anche nell’esplorazione e svolgimento delle varie attività, in quanto ogni membro può agire per proprio conto, ricevendo naturalmente ordini e comandi vari.

Il team di sviluppo ha voluto dare maggiore enfasi al party, per questo motivo il personaggio inizialmente risulterà molto debole rispetto ai nemici, avendo sempre quel briciolo di svantaggio nei loro confronti, obbligando in un certo senso il giocatore a ricorrere ad altri personaggi per avere il supporto necessario.

 

Nonostante sia un gioco narrativo, non perde di certo la vena artistica e creativa per cui è stato concepito. Potremo dare vita a villaggi, fortezze, ricette ed altri progetti, raccogliendo tutti i materiali richiesti, alcuni ottenibili durante le esplorazioni, altri come ricompensa per il lavoro svolto.

Discutibile invece la decisione di non permettere la rotazione di un oggetto richiamato dall’inventario, il quale apparirà davanti al personaggio nell’angolazione nel quale si trova quest’ultimo. A gestire il collocamento degli oggetti negli scenari, vi è un reticolo virtuale, il quale ci permette di capire dove è possibile posizionarlo e dove invece non lo è.

Altra caratteristica molto interessante risiede nella possibilità di giocare in locale oppure online con gli amici, fino ad un massimo di 3 giocatori, partecipando alle tante attività proposte in co-operativa.  

 

Il titolo su Nintendo Switch si comporta decisamente meglio rispetto la controparte giapponese dell’epoca. Il team ha lavorato sodo per migliorare l’esperienza in vista del debutto in terra nostrana, nonostante siano ancora presenti dei cali di framerate, seppure non rovinano l’esperienza di gioco.

Inutile dire che in portatile la risoluzione scende, per tanto se volete apprezzare al meglio i modelli e le texture di personaggi e scenari, vi consigliamo di giocare sul grande schermo.Il gioco è disponibile anche su PS4 oltre che Nintendo Switch. 

Dragon Quest Builders 2 Gameplay Trailer