DiRT Rally 2.0: Recensione e Gameplay Trailer

Quando parliamo di Codemasters, è inevitabile pensare ai tanti racing game che hanno accompagnato la crescita di molti, essendo una casa videoludica specializzata nel genere. Dopo la rinascita della serie DiRT Rally avvenuta nel 2015, quest’oggi a distanza di 4 anni vogliamo condividere con voi la nostra Recensione di DiRT Rally 2.0. 

 

DiRT Rally 2.0 Recensione

Il cuore pulsante dell’esperienza di gioco risiede nella modalità carriera, la quale ci permette di creare il nostro pilota per poi condurlo alla vittoria nei tanti eventi che compongono il rally internazionale, suddivisi in rally tradizionale e rallycross a circuito chiuso.

A differenza di WRC, DiRT Rally 2.0 include la licenza della FIA World Rallycross Championship, la quale consente al titolo di ospitare 8 tracciati tra cui Barcellona, Montalegret, Mettet, Lohéac Bretagne, Trois-Rivieres, Hell, Holjes e Silverstone.

La carriera prevede 70 eventi suddivisi in Nuova Zelanda, Argentina, Spagna, Polonia, Australia e Stati Uniti. 

 

 

Portata a termine la carriera è possibile cimentarsi nel FIA World Rally Championship, dai circuiti alle vetture su licenza, con la possibilità di mettersi alla guida di auto d’epoca, per affrontare gli eventi più celebri che hanno scritto la storia nel mondo del Rally.

50 le vetture a disposizione con la possibilità di acquistarle portando a termine gli eventi sopra citati, auto provenienti da case come Lancia, Open, Ford e cosi via dicendo. 

Il sistema di guida di DiRT Rally 2.0 è prevalentemente simulativo, offrendo come sempre la possibilità di personalizzare il sistema di gioco per renderlo più semplice, opzioni rivolte a coloro che non sono esperti con i rally.

 

Dalle impostazioni è possibile attivare aiuti di ogni tipo, come il cambio automatico o l’ABS. Codemasters ha svolto un egregio lavoro sulla gestione della fisica, con il sistema di danni pronto a penalizzare i giocatori meno esperti in gara.

Assente il rewind, tanto utilizzato in numerosi giochi di auto da GRID in poi, obbligando il giocatore ad affrontare la gara con impegno. L’intelligenza artificiale si adatta alle abilità del giocatore, permettendo a coloro che non sono esperti di raggiungere una buona posizione in classifica, ma con la possibilità di incrementare la difficoltà.

Nel corso delle gare è possibile in qualsiasi momento selezionare una delle camere disponibili, offrendo al giocatore piena libertà di giocare con visuale esterna o interna all’abitacolo, quest’ultima consigliata principalmente a coloro che usano volante e pedaliera. 

 

Tra le nuove funzionalità troviamo la possibilità di scegliere le gomme,  le quali dovranno essere selezionate a seconda della superficie, lunghezza della gara o lo stile di guida, con la possibilità naturalmente di settare anche l’assetto.

Oltre ai contenuti presenti nel titolo, Codemasters ne aggiungerà altri a partire dal prossimo mese, tramite il rilascio di aggiornamenti e DLC. 

Non manca all’appello la possibilità di cimentarsi nel multiplayer online con altri giocatori fino ad un massimo di 8 partecipanti, oppure nella modalità Rallycross Championship, la quale permette ai giocatori di affrontare gare a bordo di più auto.

Ottimo il comparto grafico sia delle vetture che degli scenari, con una buona fluidità di gioco su console, il giusto compromesso tra grafica e giocabilità, la presenza di alcuni problemi di poco conto è la dimostrazione di come l’Ego Engine sia pronto per lasciare il posto ad un nuovo Engine per i futuri capitoli.

 

DiRT Rally 2.0 Gameplay Trailer