A distanza di un anno dal lancio di Digimon World: Next Order, arriva su PS4 e VITA il nuovo capitolo “Story Cyber Sleuth – Hacker’s Memory“, ed oggi su gentile concessione di Bandai Namco, vogliamo condividere con voi la nostra Recensione.
Digimon Story Cyber Sleuth – Hacker’s Memory Recensione
Come suggerisce il nome stesso, in Hacker’s Memory ci ritroviamo ad affrontare gli eventi del primo Cyber Sleuth, nei panni di un protagonista inedito, girovagando per le strade di Tokyo e della rete, allo scopo di risolvere un nuovo mistero che si annida negli angoli più remoti del Mondo Digitale.
A differenza di Digimon World, in questo nuovo capitolo, non siamo chiamati ad allevare ed addestrare le creature digitali, focalizzando l’attenzione del giocatore non solo sulla generosa esplorazione, ma anche e sopratutto sui combattimenti in puro stile JRPG.
Il gioco inizia quando un hacker ignoto ruba le credenziali di Keisuke Amazawa, per recuperare il suo prezioso account, con tutte le relative informazioni associate, Keisuke decide di unirsi al team di hacker professionisti che prende il nome di Hudie, sotto la guida di Ryuji Mishima e dei fidati collaboratori.
Il giocatore è chiamato nel corso dell’avventura, a risolvere una serie di casi per giungere al colpevole del misfatto. Se avete giocato il primo Cyber Sleuth, riconoscerete diversi personaggi oltre a dei chiari riferimenti allo stesso.
La longevità del gioco si attesta sulle 30 ore circa, con oltre 300 Digimon da collezionare e la possibilità naturalmente, di farli evolvere. Il giocatore come vi abbiamo anticipato, non sarà più obbligato ad addestrare o allevare le creature, ma potrà utilizzarle fin da subito nei combattimenti, i quali come da tradizione sono a turni.
Il combat system ci propone la possibilità di studiare attentamente la strategia migliore da attuare, selezionando non solo l’abilità da utilizzare, ma anche l’avversario sul quale scagliarla, lasciando la decisione dei turni al computer.
Durante gli scontri è possibile sia ricorrere ai normali attacchi che sfruttare le abilità speciali dei Digimon, oltre che utilizzare gli Oggetti presenti nell’inventario, allo scopo di conferire alla creature virtuali, delle agevolazioni temporanee.
Il gioco consente di schierare fino ad un massimo di 3 Digimon per volta con l’aggiunta di 8 creature di riserva. Ogni Digimon ha i suoi punti di forza o debolezza e si dividono in 4 tipologie: Virus, Data, Vaccine e Free, a loro volta suddivisi nei vari elementi: Fuoco, ,Erba, Acqua, Elettricità, Vento, Terra, Luce, Oscurità e Neutro.
Ogni mostriciattolo virtuale dispone del suo albero evolutivo, lasciando al giocatore la scelta delle abilità da acquisire e migliorare. Portare un Digimon al massimo potenziale senza aver raggiunto determinati requisiti, obbliga il giocatore a ricondurlo allo stadio iniziale, mantenendo buona parte delle statistiche.
Nonostante la generosa presenza di scenari ed il comparto grafico in cell shading, il titolo appare tutt’altro che brillante sotto diversi aspetti, tra cui l’eccessiva presenza di dialoghi, la quale annoia terribilmente i giocatori fin dalle prime fasi di gioco, portandoci nel vivo dell’azione solo dopo decine e decine di minuti di dialoghi.
Altra caratteristica che potrebbe far storcere il naso ai giocatori, risiede nella totale assenza del supporto italiano, ponendoci di fronte un’avventura totalmente in lingua inglese, dal doppiaggio ai testi, mettendo in difficoltà chi non mastica bene la lingua estera, anche se buona parte di coloro che decidono di giocare, non esiteranno a skippare i dialoghi a causa della loro eccessiva presenza.
Nulla da ridire per il comparto grafico che si sposa alla perfezione con una colonna sonora coinvolgente e ritmata, dal un gameplay reattivo, divertente e impegnativo quel tanto che basta, da portare i giocatori a livellare di continuo i propri Digimon, per avere la meglio sugli avversari controllati dal computer.