Degrees of Separation: Recensione e Gameplay Trailer

Quando si parla di Indie spesso si volge lo sguardo a quei titoli dove nonostante il budget a disposizione sia inferiore rispetto un gioco tripla A, la qualità il più delle volte può risultare superiore, che si tratti del comparto grafico, del gameplay o della storia.

Con questa premessa oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione di Degrees of Separation, sviluppato in collaborazione con lo scrittore che si cela dietro titoli come Neverwinter Nights, Baldur’s Gate e Divinity Original Sin II (giusto per citarne qualcuno). 

 

Degrees of Separation Recensione

Il gioco narra la storia di Ember e Rime, una ragazza che vive in un mondo caldo e soleggiato e un ragazzo il cui mondo è perennemente avvolto dal gelo e da un manto nevoso. Un giorno l’equilibrio dei due mondi viene spezzato da una misteriosa entità, la quale porterà i giovani ad affrontare un lungo viaggio.

Cosi vicini eppure cosi lontani, nonostante la diversità dei loro mondi, i due riescono a comunicare tra loro, mutando i rispettivi mondi a seconda delle azioni compiute in co-operazione. Una barriera li separa, riusciranno ad incontrarsi? 

Degrees of Separation è un gioco co-operativo a schermo condiviso, per tanto non poteva di certo mancare il multiplayer locale, il quale offre la possibilità a due giocatori di affrontare l’intera avventura, come in A Way Out, Brothers: A Tale of Two Sons e molti altri.

 

Una barriera separa i due mondi e personaggi, da una parte abbiamo Ember in un luogo caldo e dall’altra Rime nel gelido e freddo inverno.

Per ogni azione il mondo dei due muterà a seconda degli eventi in corso nel mondo opposto. Ci troviamo di fronte un puzzle game dove salti, arrampicate e oggetti da spingere sono all’ordine del giorno.

Degrees of Separation è un’esperienza ludica in cui la narrazione prende il sopravvento sul Gameplay, ponendoci di fronte un ritmo di gioco decisamente lento ma allo stesso tempo tipico del genere.

 

Il gioco si suddivide in due parti, da un lato abbiamo la narrazione che accompagna i due in zone dove bisogna semplicemente avanzare camminando e dall’altra zone nelle quali ci troviamo ad affrontare dei puzzle sfruttando i due ambienti e personaggi su schermo.

Avanzando con Ember ci troveremo in uno scenario caldo e soleggiato, seguendo la fanciulla con Rime lo scenario assumerà un’aspetto invernale, mutando all’istante l’ambiente a seconda del personaggio che utilizziamo. 

Nonostante sia stato concepito per il multiplayer locale, Degrees of Separation può essere giocato anche in singolo, controllando entrambi i personaggi. 

 

Il tutto proposto con un comparto grafico artistico, dove scenari e personaggi sembrano disegnati a mano.  Da elogiare la colonna sonora, la quale si sposa alla perfezione con la trama creata all’occorrenza  

La varietà degli scenari nonostante la presenza di enigmi per lo più semplici e simili tra loro, rende Degrees of Separation una vera perla, un MUST TO HAVE se siete appassionati di puzzle game co-operativi.

Degrees of Separation Gameplay Trailer