“Cyber Citizen Shockman Zero” rappresenta un ritorno affettuoso ai giorni d’oro del Super Famicom, anche se in un periodo dominato da console più moderne. Questo quarto capitolo della serie Shockman, una volta legata al PC Engine, sfida le aspettative con il suo nuovo approccio al genere beat ‘em up.
Cyber Citizen Shockman Zero Recensione
Il gioco, pubblicato tardivamente nel 1997, si distingue per il suo stile diretto e senza fronzoli. Controlli Shockman, il nostro eroe potenziato cibernetico, attraverso una serie di livelli che mescolano abilmente piattaforme e combattimenti contro nemici robotici. Sebbene i livelli siano semplici nella loro struttura, con poche caratteristiche distintive, riescono comunque a intrattenere grazie a pericoli occasionali come laser e trappole ben integrate nel design.
Le vere gemme del gioco sono gli scontri contro i boss, che non solo dimostrano un design creativo delle sprite ma offrono anche sfide impegnative. Tuttavia, il riciclaggio di alcuni boss potrebbe risultare un po’ deludente per i giocatori in cerca di novità costante. Fortunatamente, la difficoltà generale del gioco è ben bilanciata, con abbondanti vite extra e opportunità per potenziare Shockman attraverso punteggi alti.
Dal punto di vista della presentazione, il gioco mantiene un fascino nostalgico grazie a dialoghi e umorismo tipici degli anni ’90. La traduzione in italiano amplia ulteriormente l’accessibilità del gioco, rendendolo un’esperienza più accattivante anche al di fuori del Giappone. Nonostante la mancanza di extra come manuali o scansioni di copertine, il gioco riesce a catturare l’essenza dei titoli retrò.
Il recente rilancio di Ratalaika Games su piattaforme moderne introduce alcune comodità contemporanee come trucchi di invincibilità e miglioramenti visivi. Sebbene questi non compensino del tutto la semplicità del gameplay o la mancanza di un contesto storico più profondo, aiutano sicuramente a migliorare l’esperienza di gioco complessiva.
“Cyber Citizen Shockman Zero” non è un titolo rivoluzionario ma rappresenta una solida aggiunta alla libreria del Super Famicom, specialmente per i fan dei beat ‘em up e per coloro che amano esplorare i titoli meno noti della storia dei videogiochi. Con la sua disponibilità in italiano e su piattaforme moderne, questo gioco diventa una scelta consigliata per chiunque desideri rivivere l’epoca d’oro dei videogiochi retro, anche se non riesce a competere con i grandi classici del calibro di “Vectorman 2″ o “Donkey Kong Country 3”.