In quest’ultimo periodo abbiamo avuto modo di immergerci in una nuova esperienza ruolistica, seppure ben lontana dall’essere un tripla A, a seguire dunque la Recensione di Asterigos: Curse of the Stars, il quale vi farà vestire i panni di Hilda, che dovrà affrontare un lungo viaggio ricco di insidie e pericoli vari, nel tentativo di salvare suo padre.
Asterigos Recensione
Il mondo di gioco è suddiviso in aree esplorabili liberamente senza caricamenti, seppure non sia un open world, con tanto di hub presso il quale fare ritorno per accettare nuovi incarichi, potenziarsi, ristorarsi e risposarsi, oltre che dialogare con i personaggi presenti al suo interno. La città di Aphes, dove ha luogo la storia, è costellata di checkpoint, con attività secondarie, nemici da sconfiggere, documenti e forzieri da aprire. Come ogni RPG che si rispetti non manca all’appello la possibilità di livellare, spendendo i punti esperienza per lo sblocco di abilità, oltre il cambio equipaggiamento ed armi, da spade a martelli e lance.
60 i nemici e 22 i boss da sconfiggere, con decisioni che muteranno il corso degli eventi. Dialogando con gli NPC incontrati potrete ottenere informazioni sulla trama, lasciando a voi la decisione se approfondire ogni argomento o passare all’azione. Al fine di permettere ai giocatori di immergersi al meglio nella trama, il team di sviluppo ha pensato di proporre tre livelli di difficoltà, uno dedicato per l’appunto alla Storia, con combattimenti decisamente meno impegnativi, il secondo ben bilanciato ed il terzo per chi è in cerca di sfida. Nel corso dell’avventura potrete recuperare come anticipato dei documenti pensati per arricchire la storia, oltre consumabili vari.

Tornerete spesso nei luoghi già visitati, e lo farete il più delle volte a causa dell’assenza di una mappa, miniradar o una qualsiasi cosa che vi permetta di orientarvi. Potrete salvare e caricare la partita in qualsiasi momento, ogni scenario cela dei segreti, spetterà a voi capire quali sono le pareti distruttibili con le armi in dotazione. L’intera avventura scorre in modo fluido, grazie alla presenza di un numero ristretto e rapido di caricamenti, tuttavia i cali di frame rate sono all’ordine del giorno, pur abbassando i settaggi grafici su PC.
Da elogiare il sistema di combattimento piuttosto variegato, nonostante risulti legnoso nei movimenti, con animazioni discutibili. Il salto viene affidato alla combinazione di due tasti, mentre l’arrampicata è limitata solo a specifiche zone, spesso finirete nel vuoto per un salto malcalibrato. La stamina seppur sia presente come accade del resto in ogni gioco di ruolo che si rispetti, si consumerà e ricaricherà in modo autonomo e veloce, risultando alla lunga fin troppo generosa, permettendovi ad esempio di attaccare, parare e schivare senza la preoccupazione di rimanere a corto di fiato.

Graficamente parlando Asterigos è piuttosto discutibile, con ambienti a volte spogli e ripetitivi. Doppiato in inglese con sottotitoli italiani, il titolo cerca di riprendere in parte le meccaniche di Immortals, seppure sia lontano anni luce da quest’ultimo, proponendo un Gameplay incentrato più su esplorazione e combattimenti che sulla risoluzione di enigmi ambientali. Nel corso della storia potrete portare con voi diverse armi intercambiabili ed avrete a disposizione una vagonata di abilità attive e passive, che dovranno come detto essere sbloccate, con la possibilità di combinarle con degli elementi.
Asterigos è un bene ma non benissimo, un’avventura che in parte si lascia giocare, nonostante le problematiche e carenze che l’affiggono, ed una inevitabile ripetitività, la quale vi porterà spesso a tornare sui vostri passi per consegnare oggetti recuperati altrove ai personaggi incontrati lungo il cammino.