Quando si parla di videogiochi utilizzati per migliorare l’inglese, vengono alla mente avventure narrative o software educativi, non certo un teaser psicologico che ha terrorizzato milioni di giocatori. Eppure, in una scuola superiore della prefettura di Niigata è accaduto proprio questo: gli studenti hanno seguito una lezione di inglese usando P.T., la misteriosa e ormai leggendaria demo horror nata da Hideo Kojima e Konami. Una scelta fuori dagli schemi che ha subito fatto parlare di sé, e che, ammettiamolo, molti avrebbero voluto provare tra i banchi.
Comandi vocali, corridoi da incubo e apprendimento pratico
Come raccontato nel blog ufficiale dell’istituto, la lezione è stata interamente svolta in inglese e guidata da un insegnante ALT. Invece di studiare frasi sui manuali, gli studenti hanno dovuto pronunciare comandi reali come “answer the phone” o “walk into the room”, istruzioni che il docente eseguiva direttamente in gioco.
Aprire porte, esaminare oggetti, spingersi in stanze buie – tutto attraverso l’uso della lingua inglese. Ed è proprio la natura lineare e claustrofobica di P.T. ad aver reso l’esercizio perfetto: poche possibilità d’interazione ma tanta immersione e attenzione.
Il racconto della scuola cita anche qualche piccolo sobbalzo: diversi studenti si sono spaventati quando il telefono ha squillato all’improvviso. Normale dimenticare per un momento di trovarsi in un gioco horror quando si è concentrati sulla lingua, ma l’effetto sorpresa ha sicuramente reso l’attività memorabile.
Perché funziona: un inglese più naturale e meno “di libro”
Oltre alla curiosità e al divertimento, questa iniziativa dimostra un punto essenziale: i materiali scolastici tradizionali tendono a proporre frasi molto formali e lontane dal linguaggio quotidiano. Un videogioco, invece, costringe a usare comandi concreti, frasi naturali e inglese di contesto reale. Se per imparare bisogna affrontare corridoi inquietanti e presenze misteriose… beh, è un prezzo che questi studenti sembrano aver pagato molto volentieri.