Dopo settimane di speculazioni, il misterioso Project Kennan ha finalmente un volto: ROG Xbox Ally, la nuova console portatile frutto della sinergia tra ASUS e Microsoft. Questo ambizioso dispositivo promette di unire la potenza dell’ecosistema Xbox con la flessibilità di un PC Windows 11, posizionandosi come un’alternativa diretta ai dispositivi portatili di fascia alta per giocatori esigenti.
Due modelli, due filosofie
La ROG Xbox Ally sarà disponibile in due versioni pensate per utenti diversi:
- ROG Xbox Ally (base): ideale per chi cerca equilibrio tra prestazioni e autonomia. Equipaggiato con AMD Ryzen Z2 A, 16 GB di RAM e 512 GB SSD, questo modello mira a garantire sessioni di gioco fluide e visivamente appaganti, con una gestione energetica ottimizzata.
- ROG Xbox Ally X (premium): pensata per chi non accetta compromessi, monta un processore AMD Ryzen AI Z2 Extreme, 24 GB di RAM ad alta velocità e 1 TB di storage SSD, spingendo al massimo la resa grafica e i framerate nei titoli più impegnativi.
Una libreria sconfinata
La forza della ROG Xbox Ally non è solo nell’hardware, ma nella profonda integrazione con Xbox Game Pass e l’intero ecosistema Windows. Il dispositivo supporta tutti i giochi per PC compatibili con Windows 11, comprese le nuove uscite annunciate durante l’Xbox Games Showcase 2025. Questo significa accesso immediato a centinaia di titoli, dal tripla A al gioco indie, da giocare ovunque.
Un vero PC da gaming in formato portatile
Questa console non è solo una “Xbox da portare con sé”, ma un PC da gaming completo racchiuso in un design compatto, con interfaccia ottimizzata, supporto per periferiche e potenziale espandibile. La presenza di Windows 11 garantisce anche l’uso di software da desktop e la possibilità di personalizzare l’esperienza d’uso, come solo un vero PC può offrire.
ROG Xbox Ally rappresenta una nuova generazione di console portatili, dove il confine tra gaming console e PC si dissolve del tutto. ASUS e Microsoft sembrano aver capito che i giocatori non vogliono più scegliere tra portabilità, potenza e libertà d’uso: vogliono tutto, in un solo dispositivo. E questa volta, potrebbero davvero averci preso.