Call Of Duty 5 o Call of Duty World at War. L’ activision ritorna sempre al punto di origine, alla Guerra delle guerre, al conflitto della seconda guerra mondiale, una delle più aspre battaglie di tutti i tempi. Ma questa volta si parte da un altro continente, l’asia, per proseguire e forse completare il discorso relativo a questa battaglia. Noi, come italiani, non conosciamo tantissimo questa pagina di storia mentre gli americani sicuramente se la ricordano bene: contro i nipponici tutto nacque da Pearl Harbor, 7 dicembre 1941, isole delle Hawaii. Per la prima volta si parlò di Kamikaze, cioè di uomini che con il proprio aereo si schiantavano sulla corazzata, sacrificandosi. Chiudo ora questa piccola lezione di storia, e passo ai raggi x questo prodotto che sembra molto valido:
la grafica è davvero next gen, dovete avere minimo una scheda da 256MB ma per gustarvi pienamente tutti gli effetti consiglio una scheda che supporti le directx 10 e sia minimo 512MB. Il motore grafico è stato perfezionato rispetto a COD 4, se notate rallentamenti disabilitate il VSync, l’AntiAliasing e anche ombre e quant’altro: da notare che tra le opzioni c’è anche quella di Sìmulazione Oceano, che rende le cose ovviamente più realistiche. Gli sparatutto odierni si somigliano molto fra loro, e pochi sono i prodotti che si differenziano: Call of Duty è sicuramente uno di questi ma resta il fatto che modifiche sostanziali a livello di giocabilità rispetto al 4 non ci sono. Forse è ora di cambiare conflitto e ipotizzare una guerra contro i Cyborg?
Giudizio: 9
Grafica: 10 , realismo ai massimi livelli
Giocabilità: 9 , nessuna novità da segnalare, chi ha giocato alla serie sarà avvantaggiato
Longevità: 8 , la campagna ha una durata standard, non ci vuole molto a finirla
Sonoro: 10 , insieme alla grafica crea un abbinamento unico, effetti sonori ben realizzati e grande colonna sonora
Coinvolgimento: 9 , difficilmente vi staccherete
Novità: 8 , non sono poi così tante, pesa anche il fatto che si parla ancora della 2° guerra mondiale