L’arrivo di Palland su Nintendo Switch ha acceso un acceso dibattito nella community videoludica. Disponibile su Nintendo eShop e sviluppato dallo studio indipendente BoggySoft, il gioco si presenta come un titolo di sopravvivenza, costruzione ed esplorazione, con un concept che, almeno sulla carta, sembra classico: partire da una piccola base, raccogliere risorse, affrontare creature selvatiche e potenziare il proprio rifugio in un ambiente ostile. Tuttavia, osservando più da vicino i contenuti del titolo, emergono elementi che stanno facendo discutere per un motivo preciso: le somiglianze sospette con Palworld e, indirettamente, con il mondo dei Pokémon.
Palland e le somiglianze con Palworld
A un primo sguardo, Palland potrebbe sembrare un comune survival game, ma basta dare un’occhiata alle immagini sullo store Nintendo per notare creature dal design troppo simile a quello dei Pokémon. Alcuni modelli ricordano chiaramente Zubat, Crobat e persino Charmander, con proporzioni e dettagli visivi difficili da ignorare. A complicare ulteriormente la questione, alcune schermate mostrano la presenza di armi da fuoco utilizzabili insieme alle creature, un’idea che ha già reso Palworld famoso e controverso a livello globale.
La sensazione diffusa tra i giocatori è che BoggySoft abbia preso ispirazione non tanto dai Pokémon in senso diretto, quanto proprio da Palworld, il titolo che negli ultimi mesi è finito sotto accusa per lo stesso motivo: essere troppo simile all’universo Pokémon. Questo crea un effetto a catena che solleva domande su diritti d’autore e proprietà intellettuale.
Nintendo vs Palworld: la battaglia legale in corso
La situazione diventa ancora più delicata se si considera il contesto legale attuale. Nintendo è infatti impegnata in una causa legale contro Pocketpair, sviluppatore di Palworld, per presunta violazione del copyright sui Pokémon. La controversia riguarda soprattutto la somiglianza dei design e l’uso di creature che richiamano in maniera evidente quelle dell’universo Pokémon.
In questo scenario, l’uscita di Palland getta nuova benzina sul fuoco. Il gioco non solo sembra “ispirarsi” a Palworld, ma lo fa proprio mentre quest’ultimo è già sotto processo. È quindi inevitabile che l’attenzione dei fan e degli esperti di diritto videoludico si concentri ora anche su BoggySoft.
Possibili sviluppi legali
La grande domanda è: Pocketpair denuncerà BoggySoft? Da un lato, l’evidente somiglianza tra Palland e Palworld potrebbe spingere lo studio giapponese a proteggere la propria proprietà intellettuale. Dall’altro, però, intentare una causa mentre si è già accusati di plagio da parte di Nintendo potrebbe rivelarsi controproducente. Un’eventuale azione legale rischierebbe infatti di indebolire la posizione di Pocketpair nel processo in corso.
Al momento Nintendo non si è espressa ufficialmente su Palland, ma considerata la sua storica attenzione alla tutela dei Pokémon, non è escluso che in futuro la vicenda possa allargarsi ulteriormente.
Con Palworld già sotto accusa e Palland pronto a cavalcare la stessa onda di polemiche, la situazione è tutt’altro che semplice. Da un lato, i giocatori si dividono tra chi considera questi titoli semplici “ispirazioni” e chi, invece, li definisce veri e propri plagi. Dall’altro, resta da vedere come Nintendo e Pocketpair decideranno di muoversi legalmente.
Quel che è certo è che il lancio di Palland su Switch rischia di riaccendere il dibattito sui limiti dell’ispirazione e sulla tutela delle proprietà intellettuali nel mondo dei videogiochi, portando a uno scontro che potrebbe avere conseguenze importanti per l’intero settore.
