GTA 6 e il caso del finto leak: quando l’Intelligenza Artificiale rende l’illusione indistinguibile dalla realtà

Un filmato che mostrava Lucia, protagonista di GTA 6, mentre camminava sotto una pioggia battente in un ambiente urbano estremamente realistico, ha conquistato il web in poche ore, superando gli otto milioni di visualizzazioni in appena un giorno. Molti utenti lo hanno condiviso come probabile “filmato autentico rubato”, mentre solo pochi avevano intuito che si trattasse di una creazione artificiale. Il video, diffuso dall’account Zap Actu GTA6 su piattaforme social, veniva accompagnato da indicazioni verso un server comunitario dove molti cercavano conferme sull’autenticità. Nonostante alcune segnalazioni e avvertimenti, una parte consistente dei fan ha creduto di trovarsi di fronte a un estratto vero e proprio del gioco.

Con il diffondersi di dubbi e richieste di chiarimento, l’autore, conosciuto come ZapActu, ha deciso di confessare: quei filmati non erano trapelazioni autentiche, ma sequenze generate attraverso Intelligenza Artificiale. Lo scopo dichiarato non era ingannare, ma dimostrare quanto nel 2025 sia ormai facile “confondere la realtà con contenuti creati artificialmente, al punto da renderli indistinguibili”. L’autore ha precisato di non aver tratto alcun guadagno dall’esperimento e di non aver avuto intenzioni malevole, iniziando a rimuovere i contenuti e a chiudere i profili coinvolti.

Questo episodio non è isolato, ma riflette una tendenza sempre più diffusa: i video falsi prodotti da Intelligenza Artificiale stanno diventando incredibilmente realistici, al punto da sfidare la percezione dell’occhio umano. Il fenomeno non colpisce soltanto i videogiochi. Il fisico Brian Cox ha denunciato la diffusione di filmati manipolati che lo ritraevano mentre condivideva affermazioni scientifiche inesatte. Keanu Reeves, bersaglio di versioni artificiali del suo volto in spot pubblicitari non autorizzati, ha espresso forte preoccupazione, arrivando a pagare società specializzate per combattere questi imitatori digitali.

La questione non riguarda solo autenticità e credibilità, ma coinvolge anche diritti d’autore e tutela dell’immagine. Il governo giapponese ha di recente chiesto formalmente ai produttori di sistemi di generazione video basati su IA di impedire l’uso illecito di personaggi protetti, dopo la comparsa di contenuti che riproducevano figure provenienti da anime e videogiochi famosi, come Pokémon, Mario e Demon Slayer. L’idea che tutto questo possa essere considerato “finzione interattiva” non convince del tutto chi teme la perdita di controllo sui contenuti originali.

Con l’uscita di GTA 6 prevista tra non meno di un anno, e una comunità sempre più ansiosa di ricevere aggiornamenti, è prevedibile che la rete sarà invasa da altri finti filmati, sempre più sofisticati, difficili da smascherare e potenzialmente virali. In questo contesto, la strategia più sicura per non cadere nell’inganno rimane una sola: affidarsi esclusivamente ai canali ufficiali di Rockstar e ai materiali confermati.