The Elder Scrolls Online Deadlands: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

I Cancelli dell’Oblivion, l’annuale avventura di The Elder Scrolls Online giunge al termine con l’ultima espansione, ed oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Deadlands. Nel corso di questi ultimi anni abbiamo assistito ad uno sviluppo travagliato dei contenuti di TES ONLINE a causa del COVID, ciò però non ha impedito al team di realizzare la propria visione ed offrire un supporto continuo a tutti i giocatori. Dal lancio ad oggi TESO è cambiato di molto e in meglio, attraverso non solo nuove espansioni pronte ad arricchire l’esperienza ma anche migliorie rese possibili dai consoni e corposi aggiornamenti che accompgnano i nuovi contenuti.



Deadlands è il punto conclusivo di un discorso durato anni, il quale introduce una nuova zona da esplorare, una città miraggio per Daedra e la resa dei conticon Mehrunes Dragon, giungendo al capolinea della timeline. Deadlands conclude dunque le avventure vissute con Flames of Ambition, Waking Falme e Blackwood, con una serie di quest correlate. Nell’ultima espansione vi ritroverete in un luogo che funge da porto interdimensionale per il commercio e gli affari di ogni genere, un bazar di culture e demoni tra Nirn e Oblivion.

Dopo la sconfitta a Blackwood, i Cultisti di Dagon sono all’opera per sferrare il colpo finale, questa volta però vi ritroverete a stringere alleanze con i Daedra per sconfiggere Dagon e il suo esercito, il quale minaccia di invadere il pianeta. Le ostilità tra i regni verranno accantonate in favore di un bene comune, riportare la pace a seguito delle malvage azioni di Mehrunes.
Dopo essere stati gli eroi di una lunga storia, questa volta il giocatore assume il ruolo di viandante, costretto ad essere una sorta di intermediario tra patti e compromessi, al fine di ottenere il favore degli alleati per la battaglia finale.

E’ risaputo che i Daedra sono tutt’altro che cordiali, ognuno con il proprio stile di vita e filosofia, per questo il team ha curato maggiormente i dialoghi, arricchiendoli e diversificandoli, in grado di strappare anche dei sorrisi al giocatore tra una missione e l’altra, con una qualità che va ben oltre quella vista in Blackwood o nelle più recenti espansioni. La ciliegina sulla torta risiede nella possibilità per coloro che hanno giocato le avventure precedenti, di intraprendere una serie di quest aggiuntive pensate per porre i puntini sulle i in argomentazioni lasciate in sospeso.

Se giocate a TESO da diverso tempo avrete sicuramente imparato a padroneggiare il sistema di combattimento, il quale ha fatto un passo in avanti per la resa dei conti, restituendo una sensazione quasi cinematografica nello scontro finale. Deadlands conclude la storia ma è arricchito anche da una generosa mole di missioni secondarie, ben sviluppate e pensate sia per chiudere alcuni buchi del passato che per offrire un senso di appagamento e distrazione a chi non vuole buttarsi subito a capofitto nel raggiungere più in fretta possibile la fine.


Deadlands introduce due cambiamenti significativi per la gestione del personaggio e dei bottini. Il primo è l’Armeria, la quale permette di cambiare il setup del personaggio completamente, dai punti Campione, Abilità e Statistica all’intero equipaggiamento. Ciò significa che potrete passare da Templare a Curatore in poco tempo, riconfigurare il personaggio per adattarlo allo svolgimento di un evento o quest. Questa novità va incontro ai giocatori che non possono o vogliono creare personaggi alternativi per cambiare ruolo.

La seconda è invece l’implementazione dei Curated Drops, un sistema che permette di affrontare un dungon portando i nemici a lasciar cadere a terra un oggetto tra quelli non presenti nella collezione, in questo modo il giocatore può completare il set più facilmente. Migliorie e novità decisamente gradevoli, che consentono di arricchire ulteriormente la già longeva e generosa esperienza vissuta fino ad ora, attraverso i tanti aggiornamenti ed espansioni rilasciate nel corso di questi ultimi anni. Alla luce di ciò è consigliato dunque aver giocato le precedenti espansioni, sia per avare familiarità con alcuni personaggi incontrati che per comprendere al meglio la trama. Dealands chiaramente non è la fine di TESO ma di un arco narrativo durato anni attraverso diverse espansioni. Il tanto ambito scontro finale con il malvagio di turno è finalmente giunto, ed è bene prepararsi a dovere per affrontarlo.