Il settore videoludico non è popolato solo di nuovi giochi ma anche remake, reboot e remastered di vecchi titoli, quando si decide di riportare alla luce un gioco di 20 anni circa, bisogna assicurarsi non solo di attirare i vecchi giocatori con il cosiddetto fattore nostalgia, ma destare l’interesse anche dei nuovi, coloro che non hanno avuto modo di giocare il titolo all’epoca. Quest’oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Diablo 2 Resurrected, sviluppato da Vicarious Vision, la quale non si è limitata solo a riportare un titolo tanto amato quanto antico ma lo ha fatto nel migliore dei modi, evitando di stravolgere l’esperienza originale seppure i miglioramenti e le modifiche apportate siano significative.
Proporre un titolo che ha alle spalle 20 anni per adattarlo agli standard di oggi non è semplice, sopratutto se non si presta la giusta attenzione, bisogna sia evitare di stravolgere l’esperienza dell’epoca ma anche renderla appetibile ad un pubblico più esigente di allora. Diablo 2 Resurrected conferisce ai giocatori la sensazione di trovarsi davanti un nuovo capitolo della serie, seppure per certi versi strizzi l’occhio all’opera originale il cui successo portò poi alla realizzazione di Diablo 3, dopotutto è risaputo che è un franchise che è sempre stato visto di buon occhio dagli appassionati dei GDR vecchia scuola. La nuova edizione vi riporterà nelle terre di Sanctuary con miglioramenti evidenti fin da subito, dagli incantesimi alla colonna sonora, ogni aspetto è stato curato nei minimi dettagli, con la possibilità per i veterani di tornare al comparto grafico dell’epoca, modalità rivolta chiaramente a chi è disposto a mettere da parte la grafica in favore di un’esperienza ludica appagante, divertente ed originale.

Vicarious ha lavorato sulle sciee lasciate dagli incantesimi, la luce emessa dalla torce in un dungeon e le zone oscure degli stessi, riflessi per le pozzanghere, la pelliccia dei completi indossati dai personaggi ed altri aspetti ammirabili ed apprezzabili pur essendo il gioco isometrico. Sette le classi a disposizione, le quali hanno ottenuto un trattamento di favore come si suol dire, con una cura nel dettaglio a dir poco maniacale. Resurrection naturalmente include non solo il gioco base ma anche l’espansione Lord of Destruction oltre una serie di migliorie, bilanciamenti e modifiche apportate nel corso del tempo, con contenuti inediti quali ricette, rune, incantesimi ed altro ancora, al fine di arricchire la già generosa esperienza dell’epoca. In Diablo 2 le ambientazioni sono più oscure rispetto Diablo 3 con un certo grado di sfida per gli amanti della difficoltà, supporto per schermo widescreen, PvP oltre che PvE, animazioni dettagliate e molto altro.

E’ risaputo che nei GDR i drop sono importanti, per questo in Diablo 2 troverete due sistemi, il vecchia scuola ed il nuovo, quest’ultimo semplificato e in grado di restituire ricompense che variano in estetica e carattersitiche. Abbiamo apprezzato il lavoro svolto nel rendere l’inventario meno frustrante possibile, abbandonando il vecchio sistema limitato in favore di uno zaino più capiente, ordinato e facilmente accessibile, il quale semplifica il confronto degli oggetti per comprendere al meglio quelli da conservare, scartare ed utilizzare all’occorrenza. L’oro può essere raccolto automaticamente, lo stesso avviene per l’ordinazione dell’inventario, avrete a disposizione una cassa unica per tutti i personaggi, viene dunque abbandonato il trasferimento degli equipaggiamenti ed oggetti da uno all’altro, tutti possono attingere dalla medesima cassa, accorgimenti che fanno davvero la differenza in un’epoca che come anticipato è popolata da giocatori decisamente più esigenti dell’epoca.
Se non avete mai giocato Diablo vi basti sapere che si tratta di un GDR vecchia scuola, di stampo isometrico per intenderci, un gioco di ruolo con visuale dall’alto ma che può essere gestita dal giocatore, nessun combattimento a turni, il tutto avviene in tempo reale, dall’uso degli oggetti a schivate, attacchi e parate, con un pizzico di strategico che non guasta. Potrete muovervi liberamente per lo scenario, interagire con gli oggetti incontrati, richiamare l’inventario all’occorrenza e decidere il da farsi, cosa portare con voi, equipaggiare ed utilizzare. Esplorando i dungeon vi imbatterete in nemici da sconfiggere che rilasceranno drop più o meno sostanziosi. Diablo 2 Resurrected è bello da vedere quanto da giocare, seppure siano trascorsi 20 anni dal lancio, coinvolgente, divertente ed estremamente longevo, qualora amiate il completismo. Un’esperienza che seppur siano trascorsi molti anni ancora oggi riesce a destare l’attenzione dell’appassionato di GDR.