In un panorama videoludico dove le formule consolidate spesso dominano, FromSoftware rompe gli schemi con un progetto che mescola misticismo, memoria e potere in un connubio audace e profondamente evocativo. Con The Duskbloods, il leggendario Hidetaka Miyazaki guida lo studio giapponese verso territori inesplorati, realizzando il suo primo titolo esclusivo per Nintendo Switch 2 e abbracciando per la prima volta una struttura PvPvE online.
Una nuova frontiera per FromSoftware
Da sempre maestro della narrazione criptica e dell’atmosfera decadente, Miyazaki sorprende ancora: The Duskbloods non rinnega le sue radici single-player, ma le espande in una dimensione condivisa, dove i giocatori non solo combattono nemici ambientali, ma si scontrano tra loro in una lotta per il potere assoluto.
Il cuore del gioco è il concetto di First Blood, un evento mitico che si manifesta durante il cosiddetto Twilight of Humanity, ovvero il Crepuscolo dell’Umanità. È in questo momento liminale che i Bloodsworn, guerrieri evocati da epoche e mondi differenti, si risvegliano, pronti a contendersi un potere che sfida i confini della realtà e della coscienza.
Come sempre accade nei giochi firmati da Miyazaki, il sangue è molto più di un elemento decorativo. In The Duskbloods, esso diventa simbolo di legame, sacrificio e immortalità. I Bloodsworn hanno ottenuto le loro abilità attraverso un sangue arcano che conferisce loro tratti vampirici, seppur lontani dalla rappresentazione classica del mostro. «Abbiamo preferito scavare nel lato più romantico e tragico del mito del vampiro», racconta Miyazaki, «per dare ai personaggi una profondità esistenziale più marcata».
Un universo narrativo fluido e mutevole
The Duskbloods sorprende anche per la varietà delle sue ambientazioni: si passa da città gotico-vittoriane che riecheggiano l’inquietudine di Bloodborne, a scenari futuristici e decadenti, come il misterioso treno fluttuante mostrato nel trailer ufficiale. Questa molteplicità di mondi riflette la natura frammentata dell’universo di gioco, che si costruisce anche attraverso le scelte e le azioni dei giocatori.
Curiosamente, l’idea dietro The Duskbloods è nata da una semplice bozza presentata a Nintendo. «Non era altro che un insieme di idee abbozzate» confessa Miyazaki. Ma Nintendo, affascinata dalla visione, ha deciso di investire nella sua realizzazione, trasformando quel prototipo embrionale in un titolo flagship per Switch 2. L’arrivo della nuova console ha poi permesso di sfruttare pienamente le capacità online avanzate, ridefinendo l’intero progetto.
Verso il futuro del multiplayer narrativo
Con The Duskbloods, FromSoftware ridefinisce non solo il proprio linguaggio, ma anche l’intero concetto di esperienza condivisa. La componente PvPvE diventa una tela interattiva, dove ogni incontro tra Bloodsworn è al contempo conflitto e racconto, scontro e rivelazione. L’evento del First Blood è sia una meccanica ludica che un momento epico, simbolo della trascendenza attraverso il sacrificio.
The Duskbloods non è solo un gioco: è una dichiarazione d’intenti. Con esso, FromSoftware dimostra di saper evolvere senza tradirsi, affrontando il futuro con ambizione e coerenza. E mentre il sangue continua a scorrere come filo conduttore dell’opera di Miyazaki, stavolta assume una nuova forma: quella di ponte tra i mondi, di memoria condivisa, di potere eterno.
Nintendo Switch 2 potrebbe aver appena trovato il suo titolo simbolo.