Epic Games ha lanciato una delle funzionalità più rivoluzionarie mai viste in Fortnite: il leggendario Darth Vader non è più solo un boss da affrontare o un semplice NPC scriptato. Ora è controllato da un’intelligenza artificiale conversazionale, capace di rispondere in tempo reale ai giocatori.
Al centro di questa innovazione c’è Redwood, un chatbot IA integrato nel gioco, che consente un’interazione vocale diretta con il personaggio. Utilizzando un microfono, i giocatori possono parlare direttamente a Darth Vader e ricevere risposte dinamiche, generate al momento in base al contesto.
Un’interazione vocale immersiva e senza precedenti
Questa non è una semplice funzione decorativa: l’IA permette di chiedere a Vader di seguirci, rispondere a domande sulla lore del mondo di Fortnite, oppure commentare luoghi e oggetti sulla mappa. Tutto ciò rende l’esperienza estremamente immersiva, trasformando un incontro con il celebre Signore dei Sith in un dialogo autentico con una figura iconica.
Il sistema è stato progettato con grande attenzione alla sicurezza: filtri e limitazioni impediscono all’intelligenza artificiale di rispondere a richieste inappropriate, garantendo un’interazione coerente con il tono e l’universo del gioco. Secondo quanto scoperto dai dataminer, Redwood è programmato per comprendere il linguaggio naturale, ma vincolato a una serie di comportamenti approvati e scenari gestibili.
Una nuova era per gli NPC nei videogiochi
L’introduzione di Darth Vader IA rappresenta un vero salto di qualità per l’interattività in-game. Non più solo personaggi reattivi a eventi preimpostati, ma compagni o avversari capaci di dialogare con il giocatore in modo intelligente e fluido. Epic Games dimostra così di voler spingere Fortnite oltre i confini del battle royale, trasformandolo in una piattaforma sperimentale per l’intelligenza artificiale applicata al gameplay.
Se questa tecnologia verrà estesa ad altri personaggi o modalità, ci troviamo di fronte a un nuovo paradigma di narrazione e immersione, in cui i personaggi non giocanti possono diventare veri interlocutori, e non semplici elementi decorativi o scriptati.