Leggendo il titolo di questo articolo, molti potrebbero esclamare ” che novità!” in quanto come tutti sanno i cinesi sono consoni copiare dispositivi, action figure e quanto altro ancora,ma il Giappone non perdona coloro che immettono sul mercato materiale simile.
La polizia, ha arrestato uno studente cinese di 21 anni che frequentava la scuola tecnica a Chiba, per aver violato la legge giapponese sul copyright, vendendo action figure di One Piece attraverso aste online. Niente di strano, che male c’è a vendere le action figure tramite delle aste? L’unico problema è che tali action figure sono false!
Il giovane studente ha venduto 1300 action figure ottenendo un ricavo pari a 5 milioni di yen ossia 47.800€ tra febbraio 2011 e luglio 2012.
Ecco come si giustifica lo studente cinese :
Sapevo che erano false ma ho fatto questo per guadagnarmi da vivere
Una giustificazione che non regge in quanto pur se non vi è nulla di sbagliato nel fine, è il mezzo che è illegale. La vita in Giappone per uno straniero sopratutto è cara, per cui c’è chi fa il pizzaiolo, chi lavora in un bar o come accompagnatore e chi vende action figure taroccate! Nell’abitazione del giovane studente cinese, la polizia ha trovato 85 action figure di One Piece di vari personaggi.
A quanto pare il lupo perde il pelo ma di certo non il vizio, difatti già a Giugno, la polizia ha arrestato un altro ragazzo di 25 anni cinese con l’accusa di aver venduto action figure tarocche, guadagnando 1,8 milioni di yen (circa 18.300 euro). All’inizio dello stesso mese è stata arrestata anche una coppia giapponese a Nara per la stessa identica ragione. E vogliamo continuare? Un altro arresto vi è stato a Chiba. Insomma i casi sono veramente tanti in questo ultimo periodo, i cinesi o giapponesi che siano pur conoscendo la legge e sapendo che rischiano oltre ad una multa il carcere, continuano a vendere roba tarocca.