Il primo Crackdown era la vera definizione del gioco sandbox d’azione. I giocatori erano liberi di saltare di palazzo in palazzo, lanciare macchine e sostanzialmente fare tutto quello che volevano in una città designata per essere distrutta. Un gioco del genere è sicuramente molto difficile da far proseguire, ma gli sviluppatori di Ruffian Games sembrano volerlo fare, portando alla luce Crackdown 2.
Il secondo capitolo della serie, è stato presentando dagli stessi sviluppatori al Tokyo Game Show 2009 (cominciato ieri, il 24 Settembre) sottoforma di una demo che illustrava le qualità e nuove caratteristiche del titolo in questione. Una delle più interessanti novità che riguardano questo gioco, è la nuova dinamica giorno\notte strutturata appositamente per mettere alla prova i poteri dei giocatori e rendere le cose più divertenti.
La storia prende inzio da dove ci aveva lasciati il primo capitolo, ossia quando i giocatori hanno inconsapevolmente rilasciato un virus su tutta la città (Pacific City). Questo virus ha creato una razza di zombie mutanti, una nuova classe di nemici che vi attaccherà in maniera totalmente diversa da gangsters e criminali.
Quello che differenzia i Freaks (così gli zombie sono stati soprannominati dagli sviluppatori) dagli altri nemici, è che attaccano in gruppo, creando davvero un bel po’ di chaos intorno a voi. Il primo gioco aveva moltissimi NPC pedoni che dovevano essere protetti, dato che eravate degli onesti membri di polizia. Ora, questi zombie, potranno essere uccisi come più preferite senza il minimo senso di rimorso. Non dimenticate però, che avranno anche l’abilità di seguirvi sopra o sotto i palazzi, grazie alle loro mutazioni; quindi, non c’è proprio nessun luogo dove potervi nascondere durante il periodo notturno del gioco.
L’avvento di questi zombie ha dato un look molto più sconvolto alla città. Anche durante il giorno, quando tutto quello che potrete vedere saranno dei normali esseri umani, è chiaro che la vita di queste persone è stata cambiata dalla piaga che ha colpito la città. Nel gioco sarà presente una nuova area piuttosto miserabile, con dei cartelli arrugginiti e le persone raccolte intorno a dei barili fiammeggianti. Non mancherà anche il vecchio Osservatorio (area del primo titolo), alla quale il tempo non è stata molto favorevole dato che è quasi completamente in rovina.
Dopo questo sguardo alla popolazione e la città, passiamo all’aspetto più interessante per i molti: le armi. Il team ha voluto fare le cose in grande dando la possibilità di utilizzare come arma praticamente qualsiasi cosa. Un esempio potrebbe essere una barra con dei grossi pezzi di cemento attaccati su di essa, che riesce a spazzare via un gran quantità di Freaks. Oppure lo shotgun UV, che spara delle onde di energia in grado di spingere indietro nemici in gruppo. La vera stella, però, sembrerebbe essere la granata MAG: una granata sticky con detonazione remote che ha l’abilità di legare degli oggetti insieme grazie ad un raggio di elettricità. Potrete metterne una su una macchina ed un’altra su un palazzo e vedere come l’automobile andrà contro il palazzo penzolando da esso. Ovviamente, per un divertimento ancor più soddisfacente, potrete creare delle vere e proprie catene di esplosioni di macchine, uomini, palazzi e qualsiasi altra cosa troverete.
Ora, prendete tutta questa libertà di distruzione ed immaginatela in una modalità cooperativa con 4 giocatori, che potranno lavorare insieme oppure al completo opposto l’uno dagli altri. Gli sviluppatori (che hanno definito Crackdown 2 “fondamentalmente un gioco per quattro persone”) puntano tutto sulla libertà dei giocatori nella speranza che spinga in avanti l’esperienza videoludica; perchè, come nel primo titolo, la trama sarà molto scarna con un inizio, un centro ed una fine e più di una serie di missioni aperte che potrete raccogliere quando meglio credete. Fortunatamente, la Ruffian Games ha capito che le sfere-stat sparsi nella città erano un grande incentivo nel capitolo originale, che permetteva ai giocatori di non distrarsi troppo e non lanciare solamente macchine ai pedoni; quindi ne sono stati aggiunti molte altre, in modo che aiutino a dare un senso di realizzazione ogni volta che aumenterete gli attributi del personaggio.
Oltre alla modalità cooperativa, sarà ovviamente presente anche quella competitiva. Parliamo della modalità deathmatch fino a 16 giocatori che altro non sarà quello che potete immaginare: un insieme di super agenti in una parte di città, che si devasteranno a vicenda. Ancora non ci è dato sapere se saranno presenti altre modalità multiplayer, ma la Ruffian dovrebbe tenere aggiornato il popolo di gamers nei prossimi mesi. Se tutto quello che avete letto ha destato il vostro interesse e se il primo capitolo è stato di vostro gradimento, allora dovrete aspettare ancora un po’ per la distribuzione di Crackdown 2 su Xbox 360 nel 2010.