Tomonobu Itagaki: addio al leggendario creatore di Ninja Gaiden e Dead or Alive

Il mondo dei videogiochi saluta con commozione Tomonobu Itagaki, celebre game designer giapponese e padre di due tra le saghe più iconiche del panorama action e fighting: Ninja Gaiden e Dead or Alive. La notizia della sua scomparsa è stata confermata da un messaggio postumo pubblicato sul suo profilo Facebook ufficiale, scritto e programmato dallo stesso Itagaki per essere diffuso solo dopo la sua morte, avvenuta all’età di 58 anni.

Le sue ultime parole ai fan

Il messaggio, intitolato 「遺す言葉」 (Parole da lasciare in eredità), racchiude l’essenza di una vita vissuta con intensità e coerenza:

“La fiamma della mia vita sta per spegnersi. Il fatto che questo messaggio sia stato pubblicato significa che quel momento è arrivato. Io non sono più in questo mondo. La mia vita è stata una battaglia continua e ho continuato a vincere. Ho anche causato molti problemi. Ma ho vissuto seguendo le mie convinzioni e ho combattuto fino alla fine. Non ho rimpianti.”

Con una lucidità e un orgoglio che hanno sempre contraddistinto la sua personalità, Itagaki conclude rivolgendosi ai fan con parole semplici ma toccanti:

“Mi dispiace di non essere riuscito a consegnare un nuovo lavoro al pubblico. Mi dispiace, così va la vita. So it goes.

Un maestro del gaming giapponese

Nato nel 1967 a Tokyo, Itagaki entrò in Tecmo alla fine degli anni Ottanta, contribuendo allo sviluppo di diversi titoli per NES e Super Nintendo. La svolta arrivò nel 1995, quando fondò il celebre Team Ninja, con cui diede vita alla serie Dead or Alive. Il suo sistema di combattimento tecnico e reattivo, unito a un motore grafico innovativo, ridefinì gli standard dei giochi di lotta dell’epoca.

Negli anni Duemila, Itagaki riportò in vita Ninja Gaiden, trasformandolo in un capolavoro d’azione noto per la sua difficoltà brutale e la fluidità dei combattimenti. Con Ninja Gaiden II nel 2008, concluse il suo percorso in Tecmo per poi dedicarsi a progetti indipendenti fondando Valhalla Game Studios.

Nel 2015 pubblicò Devil’s Third, un ambizioso titolo d’azione per Nintendo Wii U che, pur ricevendo recensioni contrastanti, rifletteva la sua visione senza compromessi del videogioco come forma di combattimento e arte personale.

Un visionario carismatico e ribelle

Itagaki è stato una figura unica nel panorama giapponese: diretto, orgoglioso e anticonformista, sempre fedele alle proprie idee. Il suo stile inconfondibile – occhiali da sole scuri, giacca di pelle e un atteggiamento da rockstar – incarnava la sua filosofia:

“Il videogioco deve essere un’arte che si combatte con le proprie mani.”

Negli ultimi anni, pur lontano dai riflettori, aveva espresso il desiderio di tornare in scena con un nuovo progetto, descrivendolo come “una sfida ancora tutta da scrivere”.

L’ultimo saluto di una leggenda

Il post apparso sul suo profilo è stato accompagnato da una foto recente e da una nota che confermava come il messaggio fosse stato affidato a una persona cara con l’incarico di pubblicarlo solo dopo la sua scomparsa.

Testate giapponesi come Automaton Media e 4Gamer.net hanno rapidamente verificato l’autenticità del messaggio, confermando la morte del leggendario creatore di Ninja Gaiden.

La comunità videoludica mondiale ha subito espresso il proprio cordoglio. Centinaia di sviluppatori, giornalisti e fan hanno condiviso ricordi, immagini e citazioni dei suoi giochi. Per molti, Itagaki è stato non solo un autore, ma un simbolo di determinazione, orgoglio e indipendenza creativa.

La sua eredità vive attraverso i combattimenti eleganti di Dead or Alive e le sfide adrenaliniche di Ninja Gaiden: due serie che hanno insegnato a milioni di giocatori che ogni vittoria, come ogni vita, si conquista solo con coraggio e passione.