Una delle saghe videoludiche più longeve che da sempre accompagna i giocatori fin dalla PS2, è senza ombra di dubbio Yakuza. Nel corso degli anni abbiamo assistito al lancio di ben 6 capitoli con l’aggiunta di vari spinoff. Quest’oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Yakuza Like a Dragon, noto in Giappone come Yakuza 7. Per la prima volta nella saga il nuovo capitolo arriva anche su Xbox One oltre che Xbox Series, dove sono disponibili da tempo i primi due tramite il Game Pass, ai quali si aggiungeranno tutti i restanti nel corso del 2021.
Prima di illustrarvi cosa il gioco ha da offrire ci teniamo a precisare che Yakuza 7 (per comodità lo chiameremo così) non è incluso nel servizio citato, dunque dovrete acquistarlo per giocarlo. Dopo molti anni di onorato servizio, Kazuma Kiryu va ufficialmente in pensione, lasciando il posto al nuovo arrivato, ossia Ichiban Kasuga. Il protagonista non è l’unico cambio di rotta da parte del team di sviluppo, l’ambientazione dove ha luogo la trama passa da Kamurocho a Yokohama, e il sistema di combattimento dal tempo reale al turni.
Yakuza Like a Dragon Recensione
Yakuza 7 porta nella serie una ventata di aria fresca, dopo anni e anni dalla sua nascita. Le novità menzionate stravolgono una saga che da molto tempo oramai accompagna i giocatori, dunque è un nuovo inizio non solo per chi non ha mai giocato uno Yakuza ma sopratutto per i veterani. La storia ha inizialmente luogo a Kamurocho, nei panni di un Ichiban Kasuga giovane e inesperto, entrato da poco nella Yakuza per ripagare il debito nei confronti del suo capo. Vi ritroverete dunque a svolgere i primi lavoretti per conto del clan per cui lavora, farete la conoscenza del nuovo sistema di combattimento, illustrato attraverso un tutorial decisamente intuitivo e completo, e potrete cimentarvi in minigiochi ed attività varie.
Come anticipato Yakuza 7 non muta solo atmosfera e protagonista ma anche il sistema di combattimento, passando dal tradizionale tempo reale al turni, come accade in un gioco di ruolo. Ogni qual volta vi scontrerete con un gruppo di nemici avrete diverse azioni da compiere durante il vostro turno, dagli attacchi alla difesa, dall’uso degli oggetti alla gestione del party, il quale può essere composto fino ad un massimo di 4 personaggi, sbloccabili nel corso dell’avventura. Sconfiggendo i nemici si ottengono punti esperienza utili per livellare automaticamente i membri del party, incrementando di conseguenza le loro statistiche, quali attacco, difesa, agilità e cosi via dicendo.
E se lo sblocco delle abilità e le migliorie avvengono in modo autonomo, al giocatore viene comunque lasciata la libertà di spendere il denaro ottenuto presso i negozianti, al fine di acquistare equipaggiamenti che non conferiscono un aspetto estetico differente ai personaggi, ma bonus e migliorie alle statistiche, assolutamente necessari per sopravvivere sopratutto durante lo svolgimento di attività principali e scontro con i boss. Non manca all’appello il classico ventaglio di abilità e combo da utilizzare contro i malcapitati di turno, armi da mischia da impugnare per suonargliele di santa ragione, e per la prima volta la possibilità di evocare dei personaggi speciali, senza contare il supporto dei membri del party.
Come accade nei giochi Mobile potete sia lasciare alla squadra il compito di affrontare gli scontri, decidendo quali azioni compiere in totale autonomia, che intervenire manualmente. Col progredire della trama potrete istaurare e migliorare dei legami di amicizia con i membri del party, i quali vi torneranno utili per dare vita a combo devastanti, senza contare nuovi personaggi da aggiungere alla squadra o evocare, spendendo il denaro richiesto, chiamati comunamente Pestamici. Durante le esplorazioni potrete imbattervi non solo nei combattimenti a turni ma anche in attività secondarie di vario tipo, senza contare i lavori part-time e minigiochi, che oltre a distrarvi dalla trama principale, vi permetteranno di intascare qualche spicciolo per i vostri acquisti.
Recandovi in una salagiochi avrete modo di giocare i classici di SEGA, recuperando le lattine con una bici a 3 ruote potrete guadagnare del denaro, in caso di relax vi è sempre il Cinema o una gara di Go-Kart. Dopotutto da sempre Yakuza offre un ventaglio di attività alternative per divertire e intrattenere più a lungo possibile il giocatore, evitando di ritrovarsi nei titoli di coda in men che non si dica, pur essendo generosamente longeva la trama principale. Durante le esplorazioni potrete anche imbattervi in collezionabili da recuperare, personaggi con i quali interagire e curiosità varie. Utilizzando lo smartphone in dotazione e le sue applicazioni, avrete modo di contattare il servizio Taxi per spostarvi rapidamente da una zona all’altra, consultare dei messaggi, le foto scattate ed i personaggi incontrati, giusto per citarne qualcuna.
Yakuza 7 non è solo dunque combattimento ma è molto di più, con una trama profonda ed originale, coinvolgente ed emozionante con la sua drammaticità, la quale conferisce al giocatore la sensazione di trovarsi più davanti un Film che un videogioco, sopratutto per via della quantità industriale di cutscene e dialoghi in inglese e giapponese, ma con la possibilità fortunatamente di usufruire dei sottotitoli italiani.
Giocato su Xbox Series X, Yakuza Like a Dragon è fluido, visivamente accattivante, privo di lunghi caricamenti e cali di frame rate, mettendo in mostra i muscoli della nextgen. Un titolo che ha molto da offrire in termini di trama, porta cambiamenti nel Gameplay ed è in grado di intrattenere e divertire per svariate ore.
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