Twilight Monk si presenta come un action RPG bidimensionale che attinge a piene mani dalle dinamiche metroidvania, mescolandole con un’estetica ispirata all’arte orientale e una narrazione fortemente influenzata dal folklore mistico. Nato dalla mente dell’illustratore e fumettista Trent Kaniuga, il gioco dà vita a un universo già esistente in forma cartacea, portando finalmente i racconti di Speria nel mondo videoludico con uno stile inconfondibile.
Il protagonista è Raziel Tenza, un giovane monaco destinato a portare sulle spalle il peso di un’antica eredità. Armato di bastone e determinazione, Raziel si imbarca in una missione per recuperare i leggendari Tre Anelli del Triskelion, artefatti che custodiscono il potere necessario per fermare una minaccia oscura in risveglio. Il viaggio attraversa ambientazioni suggestive e disegnate interamente a mano, che spaziano da foreste infestate a città cadute in rovina, immergendo il giocatore in un mondo vivo e stilisticamente ricercato.
Gameplay che danza tra eleganza e potenza
Il fulcro dell’esperienza è senza dubbio il combat system, che riesce a combinare la fluidità delle arti marziali con meccaniche avanzate di progressione e movimento. Raziel non è un semplice guerriero: può concatenare combo, schivare agilmente, eseguire contrattacchi e sfruttare il proprio bastone non solo per combattere, ma anche per superare ostacoli ambientali. Una delle chicche del gameplay è proprio l’uso creativo del bastone, che può essere “piantato” al volo per fungere da piattaforma temporanea, dando vita a segmenti di platforming verticale che arricchiscono l’esplorazione.
Ogni zona del mondo di gioco è ricca di segreti, passaggi nascosti e strade alternative. L’approccio “a chiave” tipico del genere metroidvania è ben presente, ma con una novità interessante: la presenza di una mappa overworld che collega le varie regioni, rendendo i viaggi meno tediosi e migliorando la gestione del backtracking.
Progressione bilanciata e mondo vivo
La crescita di Raziel è ben ritmata: niente grind estenuanti, solo una continua scoperta di nuove abilità, equipaggiamenti e potenziamenti ottenibili esplorando, sconfiggendo nemici o trovando reliquie. Il senso di avanzamento è tangibile, ma mai forzato, il che rende l’esperienza sempre motivante e varia.
Gli scontri con i boss meritano una menzione speciale: sono prove di abilità e concentrazione, costruite intorno a pattern leggibili ma impegnativi. Ogni combattimento è diverso, spingendo il giocatore a sperimentare e adattarsi, piuttosto che ripetere a memoria le stesse mosse.
Direzione artistica da graphic novel animata
Lo stile visivo è uno degli aspetti più caratteristici di Twilight Monk. Tutto, dagli sfondi ai nemici, è realizzato con cura maniacale. Il gioco dà davvero l’impressione di essere dentro a un fumetto animato, grazie a una palette di colori decisa, un tratto marcato e animazioni fluide disegnate a mano. Il comparto sonoro accompagna il tutto con una colonna sonora d’atmosfera, mai invasiva, che sa accentuare i momenti più intensi o malinconici dell’avventura.
Tecnica e accessibilità
Dal punto di vista tecnico, il titolo si comporta egregiamente: leggero, stabile e ben ottimizzato, può girare senza problemi anche su PC meno recenti. I comandi sono reattivi e precisi, sia con tastiera che con controller, e l’interfaccia è pulita, funzionale, mai invadente.
Twilight Monk non è solo un metroidvania ben fatto: è un progetto ricco di personalità, frutto di una visione autoriale forte e di una passione palpabile in ogni pixel. Non cerca di stravolgere il genere, ma lo arricchisce con idee fresche, un’estetica riconoscibile e un gameplay che premia la creatività e la padronanza delle meccaniche. Un titolo imperdibile per chi ama le avventure disegnate a mano, il combattimento tecnico e i mondi costruiti con coerenza e cura.