Focus Interactive e Cyanide ogni anno ci danno la possibilità di affiancare i più grandi ciclisti mondiali nella Tour de France, ed oggi siamo qui per condividere con voi la nostra Recensione sull’ultima edizione per console di nuova generazione.
Tra lacrime e sudore
Tour De France a differenza di altri sport come il calcio o le gare di moto non ha mai avuto rivali nel settore videoludico, probabilmente a causa dello scarso interesse mostrato dai videogiocatori o da una fetta molto piccola di appassionati. Rispetto l’edizione dello scorso anno, il team di sviluppo ci mette davanti un quantitativo industriale di gare ed eventi tra cui il Giro del Delfinato, il Criterium International e molte altre gare.
All’inizio del gioco bisogna contare solo su sponsor scadenti, che a causa di somme di denaro molto basse non ci consentono di gareggiare con i migliori atleti e quindi partendo dalle basi per poi giungere alle vette più alte del ciclismo. Ogni ciclista dispone delle proprie statistiche, maggiore il denaro guadagnato durante le gare e più alta è la possibilità di salire in vetta. Una delle novità più interessanti risiede nel My Tour, una modalità che consente come suggerisce il nome stesso della parola di personalizzare il tour scegliendo le tappe e di conseguenza i tracciati da affrontare.
Guarda mamma, senza mani!
Gli eventi possono essere affrontati sia in solitaria che in co-operativa, purtroppo l’assenza di un multiplayer online competitivo è cosi marcata quanto presente, costringendo il giocatore a sfidare un secondo in locale o numerosi ciclisti gestiti dal CPU. Le gare sono interminabili, a volte richiederanno ore per il completamento, si parte da un punto e si giunge ad un altro, proprio come accade nella realtà, portandoci a pedalare e pedalare per kilometri muniti di borraccia e pomata.
La pedalata stanca il ciclista, difatti in un angolo dello schermo è possibile tenere sotto controllo il proprio status con la possibilità di ricorrere in primis alla pomata e dopo alla borraccia per recuperare le forze dovute ad uno sforzo o una salita troppo ripida. Per i giocatori più sfaticati o per coloro che amano vincere facile, è presente una modalità che consente di velocizzare la corsa e passare ad una pedalata automatica, sedendosi comodamente sul divano o poltrona in attesa del completamento della gara.
Una pedalata nel nulla
Nulla da ridire sulle meccaniche di gioco che si presentano perfette e realistiche, fedeli allo sport originale, contrariamente al comparto grafico che risulta irreale negli scenari, da montagne piatte ad altri elementi che sembrano fatti di cartone, ma si sa che durante una corsa bisogna focalizzare l’attenzione sul tracciato, anche se come si suol dire l’occhio vuole la sua parte. Da sempre il team di sviluppo non ha mai badato troppa attenzione ai “dettagli” focalizzandosi sul gameplay che è il fulcro principale di Tour De France 2016.