Prison Boss: Prohibition è una delle sorprese più folli e ben riuscite dell’anno, un gestionale che prende le regole del genere, le stravolge e ci costruisce sopra un’esperienza esilarante, frenetica e, sorprendentemente, profonda. Dimentica le grigie celle del primo capitolo in VR: questa volta ci troviamo a New Yolk City, una metropoli assurda dove il sindaco mette al bando tutto quello che gli passa per la testa… e tu devi trovare un modo per farne commercio lo stesso.
Prison Boss Prohibition Recensione
La premessa è semplice quanto geniale: prodotti legali oggi possono diventare fuorilegge domani, e viceversa. Il tuo compito è gestire una rete di micro-produzione mobile: bancarelle, carrelli, attrezzi e tanto ingegno. Si parte con birra e sigarette, ma presto si arriva a un catalogo di oltre 20 oggetti, ognuno con le sue ricette, tempistiche e “zone calde” dove venderli. Il twist? La polizia è sempre all’erta, e ogni mossa deve essere calcolata al secondo.
Dietro la facciata da cartoon che ricorda una via di mezzo tra Cuphead e The Simpsons si nasconde un sistema gestionale solido, con profondità e ritmo. Le missioni sono parodistiche ma mai banali, e il continuo cambio delle regole imposte dal sindaco ti costringe a rivedere costantemente la tua strategia. È come giocare a scacchi in una città impazzita dove le pedine si travestono da hot dog. Uno degli aspetti più riusciti è senza dubbio il comparto co-op, sia in locale che online.
Giocare con un amico trasforma l’ansia del blitz della polizia in una corsa a ostacoli sincronizzata: uno produce, l’altro vigila, poi si scambiano i ruoli. Quando tutto fila liscio, ci si sente come in un film di rapina comica. Quando invece qualcosa va storto e succederà spesso si ride amaramente, mentre si cerca di recuperare il bottino perduto. C’è anche una discreta dose di personalizzazione: non solo puoi migliorare gli strumenti, ma puoi rendere la tua bancarella un piccolo gioiello ambulante, e vestirti come un vero boss del mercato nero. Non è una funzione super avanzata, ma aggiunge quel tocco di identità che non guasta mai.
Prison Boss: Prohibition è un gioco brillante sotto la superficie del caos, che mescola elementi da tycoon, stealth e party game in un mix irresistibile. Non è per chi cerca la simulazione rigorosa, ma è perfetto per chi vuole qualcosa di diverso, con carisma da vendere e gameplay che diverte davvero. Un piccolo cult in divenire, che merita di essere scoperto e giocato… magari con un complice fidato al tuo fianco.