Metro Exodus: Recensione e Gameplay Trailer

Correva l’anno 2010 quando Metro 2033 fece il suo debutto su PC, PS3 e Xbox360, seguito da Metro Last Light tre anni dopo. Nel 2014 la serie arrivò anche su Xbox One e PS4 con Metro Redux, la rimasterizzazione dei primi 2 capitoli, ed oggi a distanza di 4 anni vogliamo condividere con voi la nostra Recensione di Metro Exodus su gentile concessione Koch Media. 

 

Metro Exodus Recensione

Metro Exodus è il terzo capitolo della saga, il quale mette i puntini sulle i alle lacune dei precedenti, proponendo un mondo di gioco più aperto (non è un open world) e di tutto rispetto che prende spunto in parte dai survival come Fallout, portandoci in un ambiente ostile da esplorare, dove bisogna tenere sotto controllo non solo la barra vitale e le munizioni, ma anche l’ossigeno gestito dai filtri per la maschera.

A differenza dei predecessori, ambientati per lo più nelle gallerie della Metro, in Exodus veniamo lasciati liberi di esplorare degli scenari devastati dalla guerra nucleare, dove creature mutanti, radiazioni ed edifici in decadenza la fanno da padrone.

Dopo aver portato a termine il capitolo introduttivo, ci ritroviamo nel primo scenario da esplorare, suddiviso in zone costellate di nemici di ogni tipo, rifornimenti, personaggi secondari con i quali interagire e riferimenti “puramente casuali”.

 

L’Hub centrale è un treno, presso il quale è possibile accettare nuove missioni, riposarci, dialogare con i personaggi e fare rifornimenti. Nonostante si tratti di un mondo aperto (non è un open world) non è possibile usufruire di veicoli per spostarsi, ad eccezione delle imbarcazioni, obbligandoci a camminare svariati minuti per raggiungere determinate location.

Tramite le piccole imbarcazioni a remi è possibile raggiungere le estremità opposte, in quanto non ci è concesso nuotare sia a causa dell’inquinamento e la bassa temperatura dell’acqua che la presenza di pericolose e mostruose creature, pronte ad attaccarci anche durante gli spostamenti.

Il mondo di gioco è popolato da mutanti di ogni tipo, da grandi crostacei ad una sorta di lupi mannari, ognuno dotato di attacchi differenti, eliminabili con l’arsenale in dotazione.

 

Le armi possono deteriorarsi o rompersi, obbligandoci a ricorrere al tavolo da lavoro per sistemarle e nel migliore dei casi potenziarle o personalizzarle a seconda delle proprie esigenze, utilizzando i materiali e componenti raccolti durante le esplorazioni.

Da pistole e fucili a mitragliatori e armi da mischia. Come le armi anche la maschera può rompersi, portandoci ad utilizzarla solo se strettamente necessario, senza contare la necessità di sostituire il filtro allo scadere del tempo.

Avventurarci dunque nel vasto ma non troppo mondo di gioco richiederà sia delle munizioni che dei filtri di ricambio per la maschera, da utilizzare solo nelle zone in cui le radiazioni sono eccessive da non permettere la normale respirazione.

 

Le missioni spaziano dal salvataggio di un ostaggio dai predoni al recupero di materie prime o reclutamento di nuovi membri e specialisti. In qualsiasi momento è possibile richiamare una sorta di radar portatile collocato su una cartella all’avanguardia, dove è possibile consultare la lista degli obiettivi e la propria posizione.

Inutile dire che eliminando i nemici è possibile saccheggiarli allo scopo di recuperare munizioni, nuove armi, medikit e quanto altro, cosa che è possibile fare anche rovistando in armadietti e contenitori vari.

Giocato su Xbox One X, graficamente parlando Metro Exodus è da elogiare, con un frame rate stabile ma purtroppo soggetto sia a caricamenti eccessivamente longevi ma per fortuna non sempre presenti, che al blocco improvviso del gioco senza alcuna motivazione apparente.

 

I blocchi avvengono in modo casuale, sia durante le cutscene che nelle esplorazioni, ponendoci di fronte ad una schermata di gioco fissa che ci costringe a chiudere e aprire l’applicazione perdendo i progressi non salvati.

I salvataggi avvengono automaticamente ma con la possibilità di optare anche per il manuale, premendo l’apposito pulsante in qualsiasi momento per richiamare il menu di gioco. Ottimo il doppiaggio in italiano e la recitazione dei personaggi, a dimostrazione di come problemi a parte, il team abbia lavorato sodo per portare una ventata di aria fresca nella serie.

Metro Exodus si distacca in parte dai precedessori proponendo un gioco dalle meccaniche survival, alimentando la sete di esplorazione nei giocatori appassionati dei mondi aperti (non è un open world). 

 

Metro Exodus Gameplay Trailer

A seguire vi riportiamo nostro Gameplay del primo Episodio della Serie in corso sul nostro canale Twitch: