GET EVEN: Recensione, Trailer e Gameplay

Previsto inizialmente lo scorso mese e rinviato a causa degli attacchi terroristi ai danni dell’Inghilterra, GET EVEN è finalmente disponibile su PC, Xbox One e PS4 ed oggi vogliamo condividere con voi la nostra Recensione

Tra follia e realtà 

In GET EVEN vestiamo i panni di Cole Black, un ex marine che risveglia in un ex manicomio criminale abbandonato perseguitato da alcune visioni ed accompagnato nel corso dell’avventura dalla voce di un uomo misterioso.

Prima di risvegliarsi nella struttura, Cole Black era stato assoldato da un cliente per ritrovare un’adolescente rapita da un gruppo di soldati armati, ma le cose prendono una piega inaspettata e Cole rimane vittima di una tremenda esplosione.  

La realtà è ben diversa

Stordito dai farmaci e in preda alla totale amnesia, Cole dovrà farsi strada nel manicomio tra finzione e realtà, seguendo le istruzioni o meglio dire ordini della misteriosa figura, servendosi di uno smartphone che gli consente di accedere ad app utili per l’investigazione, dalla scansione dell’ambiente circostante all’analisi dei fluidi con i raggi ultravioletti, arricchendo il tutto con una torcia, la mappa ed ovviamente la possibilità di fare degli scatti fotografici. 

Nel corso dell’intera avventura è possibile passare da una modalità all’altra al fine di analizzare l’ambiente alla ricerca di prove e indizi sugli eventi legati al rapimento della ragazza, avendo a disposizione allo stesso tempo durante alcune fasi di gioco, una delle poche armi disponibili per fronteggiare i nemici, tra cui una sorta di fucile silenziato che consente di eliminare i bersagli sfruttando una speciale telecamera.

Investigazione preventiva 

Nonostante si tratti di una storia continua, il gioco si alterna tra esplorazione in un mondo di finzione alla realtà, dove è possibile optare per scontro in mischia o attacchi stealth.

Il passaggio dal manicomio ad una delle tante location presenti viene gestito da fotografie, osservandole attentamente per pochi secondi si viene catapultati in un nuovo livello o missione con la possibilità di esplorare i luoghi già visitati in qualsiasi momento.

Accedendo alla stanza delle prove dal manicomio, ci si ritrova di fronte tutti i casi affrontati con le prove raccolte.

GET EVEN si suddivide per tanto in due fasi, nella prima ci ritroviamo a vagare per lo scenario alla ricerca di tutti gli indizi e le prove utili per rivivere il caso e risolverlo, nella seconda invece con le prove raccolte avremo la possibilità di catapultarci nel momento esatto in cui è accaduto un certo avvenimento, vivendolo in base alle prove raccolte, incrementando o diminuendo la stabilità del ricordo.

Rivivere un ricordo con un numero di indizi insoddisfacenti ci porterà ad affrontare numerosi scontri a fuoco e la presenza dei nemici risulterà maggiore.

Nonostante inizialmente dia l’impressione di ritrovarci di fronte un horror pronto a farci sobbalzare dalla sedia con uno scare jump, GET EVEN è tutt’altro che spaventoso, nonostante la trama sia cosi fitta e contorta da coinvolgere il giocatore per tutta la sua generosa durata, ponendoci di fronte dopo svariate ore di gioco e ai titoli di coda, ad un nuovo inizio.