Genesis Noir Recensione
La trama si apre con un evento epocale: un giovane musicista jazz spara accidentalmente alla sua amata cantante, dando vita al Big Bang e avviando così il processo di creazione dell’universo. Da qui inizia un viaggio che attraversa le ere, dalla nascita della vita sulla Terra fino al futuro distante in cui il pianeta è abbandonato.
Ciò che colpisce immediatamente di Genesis Noir è la sua presentazione unica: grafica in bianco e nero che ricorda i film noir degli anni ’40, accompagnata da una colonna sonora jazz suggestiva e coinvolgente. Questa combinazione crea un’atmosfera unica, ricca di fascino e mistero.
Il gameplay, sebbene semplice, offre una varietà di meccaniche uniche che si integrano perfettamente con la narrazione. Dalla vendita di orologi per vivere alla semina dei campi per dare origine alla vita, ogni capitolo offre sfide e puzzle che spingono il giocatore a esplorare e sperimentare.
Tuttavia, Genesis Noir non è privo di difetti. Durante il mio viaggio, mi sono imbattuto in alcuni problemi tecnici che occasionalmente hanno reso l’esperienza frustrante, come blocchi del personaggio e azioni non eseguite correttamente. Inoltre, la mancanza di un sistema di aiuto può lasciare i giocatori persi in alcuni momenti cruciali della trama.
Nonostante questi piccoli inconvenienti, Genesis Noir rimane un’opera d’arte videoludica. La sua narrazione avvincente, il design unico e l’atmosfera coinvolgente lo rendono un titolo che merita l’attenzione degli appassionati del genere. È un’esperienza che va oltre il semplice intrattenimento, offrendo una riflessione profonda sui misteri dell’universo e della vita stessa.