Dalla geniale mente di David Cage, arriva in esclusiva Playstation 4 uno dei giochi più attesi dell’anno, ed oggi su gentile concessione Sony vogliamo condividere con voi la nostra Recensione di Detroit Become Human.
Detroit Become Human Recensione
Dopo il successo ottenuto e meritato di Heavy Rain e Beyond Two Souls, Davide Cage ci trasporta in futuro dove gli androidi creati dalla Cyber Life hanno preso il posto dell’uomo in ambito lavorativo, migliorando, ottimizzando e velocizzando la società.
In Detroit Become Human vestiamo i panni di 3 differenti androidi, ognuno di essi con una storia a se ma tutti uniti dal medesimo destino, scoprire il mistero che si cela dietro agli omicidi commessi dagli androidi ribelli ai danni dei propri padroni.
Dopo una breve introduzione, il gioco inizia con il livello visto e provato nella versione dimostrativa rilasciata sul Playstation Store, nel quale siamo chiamati nei panni di uno degli androidi protagonisti, a salvare la vita di una bimba tenuta prigioniera da un androide ribelle, il quale ha assassinato il padre di famiglia.
Come accadeva in Heavy Rain e Beyond, ogni azione, decisione e risposta fornita nei dialoghi ricopre un ruolo chiave, portandoci ad un finale sempre differente sia all’interno di ogni episodio che al termine dell’avventura stessa.
A seconda del numero di indizi raccolti e il tempo trascorso nello studio dell’ambiente circostante, ci vengono fornite un certo numero di risposte durante l’interazione con i personaggi che popolano il mondo di gioco, con la possibilità di migliorare o peggiorare i rapporti con gli stessi.
Come riportato nel menù principale, le nostre azioni hanno conseguenze sullo svolgimento della storia, portando addirittura gli androidi alla morte.
In qualsiasi momento è possibile tornare al menù principale per rigiocare un livello dal principio o solo un determinato punto, allo scopo sia di verificare i risultati di una scelta differente che mutare il corso degli eventi del salvataggio principale.
Difatti ci viene proposta la possibilità di salvare i progressi, sovrascrivendo quelli esistenti o semplicemente giocando per il gusto di vedere tutti possibili finali. Il gameplay rispetto i precedenti capolavori firmati Davide Cage resta invariato, con lo stick analogico spostiamo l’androide negli scenari e con i dorsali o i tasti Playstation (X,O,Triangolo e Quadrato) interagiamo con persone e oggetti.
Essendo degli androidi siamo chiamati a rispettare gli ordini che ci vengono impartiti, con la possibilità di ribellarci abbattendo un muro cibernetico, mutando lo svolgimento degli eventi ed assumendo la responsabilità delle nostre azioni.
Ogni livello può essere portato a termine in molteplici modi, modificando non solo il rapporto degli altri personaggi nei nostri confronti ma anche gli eventi che ne conseguono, portando i giocatori a trovarsi di fronte situazioni sempre differenti tra loro.
Non mancano all’appello la presenza di collezionabili di vario tipo, collocati nei punti più disparati, per alimentare la curiosità del giocatore, nell’esplorare ogni scenario da cima a fondo. Grazie all’ausilio di una sorta di scanner, è possibile analizzare l’ambiente circostante, alla ricerca degli oggetti e personaggi con i quali interagire.
Avvicinandosi ad un determinato elemento che sia umano, androide o un semplice oggetto, è possibile sia analizzarlo da vari punti di vista, raccogliendo eventuali prove sulla scena di un crimine, che ricostruire la scena per avere una visione chiara su quanto è accaduto.
Detroit Become Human propone un comparto grafico superiore rispetto i precedenti capolavori di Cage, con una perfetta riproduzione dell’essere umano, dalla modellazione poligonale alle animazioni, a dimostrazione di come David sia la punta di diamante in casa Sony.
A differenza dei vari personaggi presenti nel titolo, tratti da volti realmente esistenti, l’androide con il quale faremo conoscenza all’avvio del gioco, è il primo ad essere stato creato da zero, dotato di una propria intelligenza artificiale.
Una volta portata a termine la storia è possibile sia rigiocare l’intera avventura con scelte differenti, che selezionare i vari livelli e checkpoint oltre che partecipare a sondaggi ed accedere a contenuti bonus.
Detroit Become Human è uno di quei pochi capolavori che premiamo con un Perfect Score, da una trama intensa e coinvolgente, in grado di stimolare le emozioni dei giocatori, ad un comparto grafico ed un doppiaggio di tutto rispetto.
Un’esperienza videoludica fuori dagli schemi, cosi emozionante da provocare del rimorso per aver preso una decisione frettolosamente, ritrovandoci di fronte un risultato inaspettato. Un titolo che merita tutta la vostra attenzione e che vale fino all’ultimo centesimo speso per il suo acquisto.
Cosa ne pensate? Fatecelo sapere nel canale #gamerbrain sul nostro server Discord.