In questo ultimo periodo abbiamo assistito all’evoluzione del genere battle arena, ed oggi vogliamo condividere con voi la Recensione di Blast Out. Dopo aver ottenuto i fondi necessari per lo sviluppo tramite la piattaforma Kickstarter lo scorso Febbraio, Blast Out è finalmente approdato su Steam, proponendo un battle arena brawler coinvolgente, divertente e dinamico.
Blast Out Recensione
Sviluppato da Tarhead Studio, Blast Out è disponibile sulla celebre piattaforma in versione Early Access, in continuo aggiornamento sia con contenuti che migliorie rivolte a rendere il gameplay più fluido e dinamico possibile.
Blast Out offre un gameplay che muta in base all’arena in cui si trova, costringendo un certo qual senso i giocatori, ad utilizzare a proprio vantaggio le strutture presenti sulla piccola piattaforma di combattimento.
I giocatori possono personalizzare i propri eroe scegliendo tra una vasta gamma di opzioni tra cui armature, equipaggiamenti, stile di combattimento e molto altro, con la possibilità di installare fino a 4 abilità per ciascun personaggio, per un totale di 28 abilità di attacco, difesa e controllo.
I personaggi a disposizione possono inoltre utilizzare armamenti differenti ed equipaggiare delle abilità speciali per ogni singola arma a disposizione, consentendo al giocatore di mescolare vari stili di combattimento.
Ispirato alla mod Warlock di Warcraft III, Blast Out ci porta in arene di piccole dimensioni e con visuale isometrica, dove lo scopo del gioco è quello di annientare i nemici utilizzando sia il vasto arsenale a disposizione, che gli oggetti presenti nello scenario.
Dal menù principale è possibile selezionare il combattente da utilizzare, personalizzandolo prima degli scontri, i quali avvengono tramite un matchmaking rapido o personalizzabile, cimentandosi inoltre in una sorta di allenamento, dove è possibile apprendere i comandi di gioco.
Al termine di ogni partita si ricevono ricompense in bottino e monete da spendere per l’acquisto di potenziamenti, abilità ed altro ancora, come avviene in ogni gioco di questa tipologia.
Numerosi ma non troppo sono i lottatori a disposizione e altrettanto le arene che si distruggono autonomamente, causando la fine della partita e assegnando la vittoria a colui che ha stabilito il punteggio migliore e che ha eliminato gli avversari il maggior numero di volte.
Il tutto viene gestito da un motore grafico in cell shading, ispirato per certi versi a titoli come Overwatch, Paladins e tanti altri MMO.