L’annuncio del nuovo rialzo delle tariffe di Xbox Game Pass ha scatenato una reazione immediata e tutt’altro che positiva. Numerosi giocatori, venuti a conoscenza della modifica, hanno scelto di annullare la propria sottoscrizione sul momento, generando un’ondata di traffico tale da mettere in difficoltà per alcune ore persino le pagine di supporto ufficiali di Microsoft. Secondo diverse testimonianze, tra cui quella dell’insider Wario64 su X, il sistema ha registrato un picco anomalo di accessi, segnale evidente del malcontento diffuso.
I nuovi costi degli abbonamenti
La rimodulazione riguarda tutte le fasce di Xbox Game Pass, con variazioni sia economiche che di contenuti:
- Xbox Game Pass Essential: 8,99 euro al mese
- Xbox Game Pass Premium: 12,99 euro al mese
- PC Game Pass: 14,99 euro al mese
- Xbox Game Pass Ultimate: 26,99 euro al mese
Parallelamente, la società ha deciso di riproporre la celebre offerta di ingresso a 1 euro per i nuovi iscritti, probabilmente per tentare di bilanciare le polemiche e incentivare chi non ha mai provato il servizio.
Un problema sempre più sentito dai videogiocatori
L’aumento dei costi non rappresenta un episodio isolato, ma si inserisce in un trend generale che interessa tutto il settore videoludico. Negli ultimi mesi, infatti, molti utenti hanno espresso frustrazione per l’aumento continuo delle tariffe degli abbonamenti digitali, spesso non accompagnato da un incremento percepibile della qualità dei servizi.
Il caso Xbox Game Pass dimostra quanto il rapporto tra prezzo e valore offerto sia diventato un tema cruciale per i giocatori, sempre più attenti a valutare se le spese mensili giustifichino davvero i vantaggi proposti. La mossa di Microsoft, pur giustificata ufficialmente dall’espansione del catalogo e da nuove funzionalità, rischia quindi di trasformarsi in un boomerang sul piano dell’immagine e della fiducia della community.