Durante una recente conversazione con Lex Fridman, Tim Sweeney, fondatore e CEO di Epic Games, ha offerto uno sguardo sul futuro della grafica e dello sviluppo videoludico. L’attenzione si è naturalmente concentrata sul successore dell’attuale motore di punta, Unreal Engine 5, già ampiamente adottato nell’industria. Il nuovo traguardo si chiama Unreal Engine 6: un progetto ancora in gestazione, ma con ambizioni chiarissime.
Il futuro è costruito su fondamenta già solide
Sweeney ha chiarito che Unreal Engine 5 è tutt’altro che “completo”: il team di Epic continua ad aggiornarlo con nuove ottimizzazioni, tool sempre più avanzati e miglioramenti al rendering. Le recenti tech demo ne sono la prova, con effetti di distruzione ambientale e fisica che si avvicinano sempre più al fotorealismo dinamico.
Tuttavia, l’evoluzione naturale sarà rappresentata da Unreal Engine 6, previsto in una forma pubblica preliminare entro due o tre anni. Il motore promette di ereditare tutto ciò che ha reso UE5 un punto di riferimento, ma con un’attenzione ancora maggiore alla flessibilità e alla scalabilità.
Le priorità di UE6: creatività senza ostacoli
Secondo quanto emerso dall’intervista, Unreal Engine 6 sarà progettato per semplificare la vita agli sviluppatori, siano essi piccoli team indipendenti o grandi studi. Tra le novità più attese:
- Supporto avanzato per simulazioni su larga scala, fondamentali per open world e ambienti persistenti
- Strumenti unificati per accelerare il processo creativo
- Meno frizioni nel porting tra piattaforme, facilitando la pubblicazione su PC, console e mobile
- Un’integrazione più profonda con sistemi di intelligenza artificiale e machine learning
Sweeney ha inoltre parlato di un ecosistema integrato in grado di coprire tutto il ciclo di sviluppo, dalla fase concettuale al lancio, con una forte enfasi sulla collaborazione in tempo reale tra artisti, designer e programmatori.
Una piattaforma per il futuro dell’intrattenimento digitale
Unreal Engine 6, nelle intenzioni di Epic, non sarà soltanto uno strumento tecnico, ma una piattaforma creativa universale, capace di alimentare videogiochi, esperienze interattive, produzioni cinematografiche virtuali e ambienti per la formazione e l’industria.
Il messaggio è chiaro: Epic Games vuole democratizzare lo sviluppo, offrendo una tecnologia che non solo spinge i limiti della grafica, ma rende più accessibile e veloce la produzione di contenuti.
Con Unreal Engine 6, il confine tra realtà e simulazione si assottiglierà ancora di più, segnando una nuova era per chi crea mondi virtuali.