Zombie, zombie e ancora zombie. Onechanbara, però, tratta l’argomento mostrando ragazze seminude alle prese con i cari amici morti-viventi, rendendo questo capitolo piuttosto noioso e ripetitivo. Sviluppato dalla Tamsoft esclusivamente per console Wii, andiamo a presentervi la recensione di Onechanbara: Bikini Zombie Slayers.
Va detto che il voler inserire ragazze seminude a combattere contro un’infinita ondata di zombie, non è necessariamente una brutta idea. Purtroppo, questo titolo si rivela con uno stile di combattimento noioso, livelli piuttosto ripetitivi ed una trama decisamente inconsistente che non permettono di trarre divertimento nemmenno dal tagliuzzare gioiosamente tutti i morti viventi che dovremo affrontare nel corso della nostra avventura.
Sì potrebbe credere che l’estrema violenza di questo videogioco, unita agli abiti succinti delle protagoniste, potrebbe giovare all’esperienza videoludica almeno per quanto riguarda i primi livelli ma, purtroppo, neanche queste due “qualità” sono in grado di mascherare un gameplay davvero troppo “sempliciotto” di un hack-and-slash che non trasmette assolutamente nulla.
- Trama
La storia, come è possibile immaginare, ruota intorno ai morti viventi. Ogni stage che dovremo affrontare sarà anticipato da un breve racconto su sfondo nero, che cercherà di motivare e spiegare il perchè dovremo triturare “carne morta”. Queste “spiegazioni” sono piuttosto inconsistenti e servono solamente a confondere quel che invece sarà una basilare quest a base di tanto, tanto sangue. Invece di utilizzare una normalissima narrativa per rivelare la sua trama, in Onechanbara vengono segmentati delle specie di poemi dalla struttura povera di contenuti che renderanno molto difficile capire lo scopo della nostra avventura.
E’ ovvio che le persone non farebbero comunque molta attenzione alla trama, in un gioco principalmente basato sullo stermino di orde di zombie, ma questa mancanza è solo uno dei moltissimi problemi che influiscono negativamente sull’esperienza videoludica che Onechanbara offre.
- Gameplay
Quel che sicuramente troverete ancor più noioso di una trama inesistente, sarà un gameplay troppo ripetitivo. Sarete in grado di completare ogni livello, semplicemente muovendo il vostro Wiimote per sguainare la vostra spada e smembrare zombie. Non vogliamo esagerare, ma è la verità. Potrete correre in giro per la mappa, passando attraverso a diverse ondate di zombie, scuotendo il vostro controller come dei pazzi, tagliuzzando finemente ogni morto vivente che vi si parerà davanti.
E’ comunque da ricordare che alcuni nemici richiederanno un attacco leggermente diverso, ma non sarà di certo questo a salvare le sorti di un gameplay quasi totalmente inesistente. Per uccidere un certo tipo di zombie, dovrete utilizzare un attacco più ritmico e quindi attaccarlo tre volte consecutivamente per poter estirpare il cuore al vostro nemico. I poliziotti morti viventi, per dirne un’altra, potranno bloccare i vostri attacchi e, di conseguenza, dovrete aspettare il momento giusto per attaccarli e poterli eliminare definitivamente.
Questa, è l’unica resistenza che troverete nei vostri avversari. Insomma, davvero troppo poco, no ?
- Personaggi, Livelli e… chi ha detto Strategia ?
I livelli, realizzati con povera inventiva, potranno variare da vari spazi lungo le strade a normalissimi uffici ma, in ogni caso, non lasceranno nessun segno importante che possa renderli memorabili o, perlomeno, divertenti. Completando lo Story Mode, sbloccherete uno dei quattro personaggi, con il quale potrete (se volete) ricominciare la vostra avventura attraverso gli stessi identici livelli con un’eroina differente. Tutti i personaggi giocabili, hanno delle leggerissime differenza nello stile di combattimento: Misery è equipaggiata con una spada estensibile e Saki può lanciare i nemici. Ma, ovviamente, queste lievi differenze non varieranno assolutamente il gameplay di Onechanbara.
Addirittura la possibilità di aumentare i propri livelli di skill ed abilità alla fine di ogni livello, non aggiunge nulla di interessante all’esperienza di questo videogioco. Aggiungere punti alla vostra forza o al raggio d’azione delle vostre armi risulterà in un impatto minimo sul gameplay, facendovi provare le stesse sensazioni da quando inizierete la vostra avventura a quando l’avrete (finalmente) completata.
Non c’è niente che riesca a variare il gameplay, tantomeno la varietà di livelli che, anche se ambientati in locazioni diverse, avranno tutti lo stesso scopo: tagliuzzare i morti viventi fino a quando non arriverete alla fine di ogni stage.
- I boss
Inconterete qualche boss durante la vostra (noiosa) avventura ma, anche se questi nemici offrono uno scontro leggermente più competitivo di quello regalato dai normalissimi zombie, le battaglie rimangono comunque molto insipide. Nel gioco sono presenti quattro eroine, in totale ed, i boss, sono loro volta 3 personaggi che non potrete controllare. Hanno gli stessi attacchi che i personaggi giocabili del gioco possono utilizzare e cercheranno di sconfiggervi con le stesse strategie. Insomma, dovrete prepararvi a delle “emozionanti” sfide tra due donne semi-nude che fanno oscillare le loro enormi spade nell’aria.
Proprio perchè queste antagoniste cercheranno di colpirvi ripetutamente con le loro spade (proprio come se ci fosse un altro controller Wiimote dall’altra parte), dovrete utilizzare le mosse evasive per poterle sconfiggere. Non c’è molto di impegnativo in queste battaglie, ma poter utilizzare qualche tecnica difensiva insieme al solito “shake-shake” del Wiimote, rendono questi scontri sicuramente meno noiosi degli altri normali combattimenti che affronterete.
- Grafica – 7 – Forse l’unico aspetto che potrebbe salvarsi di Onechanbara è proprio la grafica e le visuali. Se la noia prenderà il sopravvento, poter guardare le nostre eroine seminude, aiuterà a svegliarsi quel tanto che basta a smembrare qualche altro morto vivente.
- Audio – 5 – Nulla di che. Come il resto del gioco, è inconsistente. Facilmente rimovibile.
- Giocabilità – 3 – Bikini Zombie Slayers non è frustante o snervante, ma solamente noioso. La storia è incomprensibile, i livelli sembrano sempre gli stessi ed i combattimenti non sembrano mai regalare emozioni come dovrebbero. Non ha ricevuto uno 0, per il semplice motivo che il poter uccidere zombie su zombie, almeno inizialmente, potrebbe risultare divertente.
- Longevità – 2 – Assolutamente nulla. Completare il singleplayer non vi porterà via più di un’ora e sicuramente, una volta completato, a nessuno verrebbe in mente di rigiocarlo ancora 3 volte con le rimanenti eroine.
- Totale – 4 – Onechanbra: Bikini Zombie Slayers non è un gioco da consigliare a nessuno. Con così tanta violenza, sangue e smembramenti sullo schermo è difficile immaginare che sia così noioso, ma Onechanbara non sembra riuscire a regalare nemmeno quel poco di emozione che basterebbe per andare avanti nella nostra avventura.