Jason VandenBerghe : I videogiochi sono esperienze infinite

Jason VandenBerghe

 

In occasione di un’intervista, Jason VandenBerghe, narrative director di Far Cry 3, ha espresso il suo parere personale, sui videogiochi, affermando che sono delle esperienze infinite.

I videogiocatori vivono molte vite

Quante volte avete sentito dire sopratutto su Facebook il detto che afferma ” Scelgo di giocare per avere molte vite, oppure un giocatore vive molte vite” ? Questo accade, perchè come sapete, ogni gioco è differente, permette ai giocatori di vestire i panni di personaggi completamente diversi tra di loro in epoche e ambientazioni che non sono mai le stesse. Un giocatore può affermare di aver vissuto una vita a Gerusalemme durante le Crociate con Assassin’s Creed, nello spazio con Mass Effect, su un isola tropicale con Dead or Alive Beach e cosi via dicendo.

Vediamo insieme cosa ne pensa il creatore della storia di Far Cry 3 sui videogiochi :

Molti sviluppatori, ancora oggi, non hanno intenzione di concludere alcuni titoli come The Sims, il noto simulatore della vita reale, paragonabile al genere MMO, immenso, che durerà per molto e molto tempo. Se invece si prendono in considerazioni giochi della vita reale come il calcio, il basket, il poker e cosi via dicendo, il discorso è lo stesso, non vi è una fine, si gioca partita dopo partita.

Non tutti completano i giochi

I videogiochi fanno la stessa identica cosa, fanno divertire, sono stati concepiti per non avere mai una fine. Attualmente circa il 20% dei consumatori completa tutti i giochi acquistati. Un videogiocatore che lascia in sospeso un gioco non è un peccatore ma è una persona che compie una normale scelta. Colui che sviluppa il gioco, dovrà anche sapere che non tutti riusciranno o potranno portarlo a termine. L’importante è far sentire al consumatore la piena libertà di scelta, decidere il mezzo da utilizzare per giungere al finale del gioco. Se non completate un gioco, non significa che non vi sia piaciuto.