Iwata : Licenziare i dipendenti è controproducente

satoru iwata

 

A causa della crisi economica, sono numerose le software house che chiudono i battenti o che licenziano numerosi dipendenti, aumentando il tasso di disoccupazione.

Iwata contro il licenziamento

Il nostro business nel corso degli anni, ha degli alti e dei bassi, l’ideale sarebbe fare profitti quando non si è in condizione di farli, riuscire a restituire i profitti agli investitori mantenendo alto il prezzo delle azioni. Credo sia importante lavorare sempre su questo ideale. Se riducessimo il numero dei dipendenti per ottenere migliori risultati, il morale dello staff si abbasserebbe.

Dubito che un gruppo di persone che teme di poter perdere il proprio posto di lavoro, riesca a produrre giochi capaci di impressionare i consumatori e videogiocatori in tutto il mondo. Non abbiamo alcuna intenzione di prendere in considerazione l’ipotesi di licenziare i membri dello staff, in quanto è controproducente.

 

Licenziamenti e crisi economica

A causa della crisi, molte aziende si vedono costrette a fare un taglio al personale, iniziando da EA e proseguendo per Sony, Microsoft, Capcom ed altri colossi. Nintendo non ha mai preso in considerazione questa ipotesi, perchè come spiegato da Iwata, sarebbe controproducente.  Quando ci si trova in un posto di lavoro dove si assiste al licenziamento dei propri compagni di squadra, il proprio morale scende e aumenta il timore di commettere un errore che possa compromettere la propria posizione di lavoro.

Iwata con le sue parole, ha voluto in qualche modo rassicurare tutti i dipendenti di Nintendo, che non rischieranno di perdere il proprio posto di lavoro a meno che Nintendo non chiuda i battenti (cosa al quanto improbabile). Nessun licenziamento è previsto in casa Kyoto, e lo stesso discorso secondo Iwata, dovrebbe essere adottato ovunque, ma quando si tratta di piccole aziende la cosa diventa al quanto difficile.