In arrivo codice di Condotta Ue contro i videogiochi violenti

Tutelare àƒâ€š bambini e minori dai videogiochi violenti” queste le parole d’ordine pronunciate dalla Commissione europea che ha censito nuove misure di protezione dai videogames violenti e potenzialmente dannosi in vigore nei 27 stati membri dell’Ue. Entro 2 anni la Commissione Europea faràƒÆ’ entrare in vigore un vero e proprio codice di condotta cui tutti I produttori e distributori di videogiochi dovranno attenersi e uniformarsi per proteggere al meglio I bambini dalla visione di immagini violente e diseducative.Viviane Reding, commissario europeo per le Tlc e i media ha dichiarato in una conferenza stampa che “I creatori di videogiochi devono godere della libertàƒÆ’ di espressione ma allo stesso tempo questa è un’industria che ha un certo impatto sulla societàƒÆ’ “.

Reding ha aggiunto che “Sì stima che i ricavi provenienti dalla vendita di videogiochi in tutto il mondo raggiungeranno i 30 miliardi di euro entro due anni, un terzo di questi ricavi proviene dai 27 paesi appartenenti all’Ue. Il settore del mercato europeo di videogioci è in piena espansione e giàƒÆ’ per la fine del 2008 si prevedono introiti pari a 7,3 miliardi di euro.

Secondo il commissario europeo la preoccupazione maggiore è che i videogiochi possano causare comportamenti aggressivi che potrebbero condurre a episodi tragici, come la sparatoria nella scuola finlandese dello scorso novembre in cui otto persone hanno perso la vita per mano di uno studente di 18 anni. Tali timori hanno portato diversi paesi a bandire giochi come ad esempio è avvenuto con Manhunt 2 (Caccia all’uomo 2).

L’esecutivo Ue ha potere propositivo in tema di leggi, ma ha deciso di dare due anni di tempo alle aziende del settore perchà© adottino un codice di condotta più adeguato, invitando le industrie a investire di più per la pubblicizzazione dei simboli che evidenziano a quale fascia d’etàƒÆ’ siano indirizzati i vari giochi.

Il sistema di classificazione dei videogame per fasce di etàƒÆ’ usato dai produttori, Pan European Games Information (Pegi), è adottato da 20 paesi membri Ue e giudicato affidabile dalla Elspa ( Entertainment and Leisure Software Publishers’ Association) ma la Commissione Europea vorrebbe che i simboli Pegi diventassero più familiari al pubblico, anche se ammette che non ci siano prove su come i videogiochi violenti influenzino effettivamente il comportamento dei ragazzi.