Avvistato un bambino in GTA 6

GTA 6: Il misterioso bambino di Grassrivers

Un singolo screenshot trapelato da Grand Theft Auto 6, ambientato nella zona di Grassrivers, ha acceso un acceso dibattito nella community online: è davvero un bambino quello che si vede seduto a un tavolo all’aperto, accanto ad altri NPC? Il frame è stato diffuso dall’account X (ex-Twitter) TheGTAVerse e ha rapidamente superato 1,5 milioni di visualizzazioni, sollevando interrogativi che vanno ben oltre la semplice curiosità estetica.

La controversia nasce da un elemento fondamentale della serie GTA: la libertà d’azione estrema concessa al giocatore. Un aspetto che ha sempre escluso con decisione la presenza di personaggi minorenni, proprio per evitare che l’interazione con essi possa degenerare in violenza o abusi, anche involontari. Una regola non scritta, ma rigidamente osservata da tutti i grandi publisher.

Hai già saputo di Tutte le Armi del secondo Trailer di GTA 6?

Una figura sospetta o un semplice errore prospettico?

Nel punto in basso a destra dello screenshot si nota una figura sensibilmente più piccola rispetto agli altri due NPC seduti allo stesso tavolo. Molti utenti hanno subito pensato a un bambino, ma ci sono diverse spiegazioni alternative:

  • Potrebbe trattarsi di un adulto con statura minuta o con proporzioni differenti
  • La scena potrebbe derivare da una build preliminare del gioco, con modelli non definitivi
  • L’effetto visivo potrebbe essere il risultato di una distorsione prospettica o di un errore di scala

La presenza di bambini nei videogiochi open world, in particolare in titoli che consentono azioni violente sugli NPC, è stata oggetto di forti discussioni. Celebre il caso del gioco inZoi, concorrente coreano di The Sims, che fu costretto a rimuovere la possibilità di investire i bambini definendo la feature come un “bug” e scusandosi pubblicamente.

Le politiche di Rockstar e i rischi di un cambiamento

Fin dagli esordi della serie, Rockstar Games ha evitato sistematicamente di inserire bambini nel mondo di gioco, probabilmente per motivi etici, legali e di immagine pubblica. Qualsiasi cambiamento in questa direzione sarebbe altamente rischioso: anche una sola possibilità di interazione violenta con un minore genererebbe ondate di critiche, campagne mediatiche e potenziali azioni legali.

Alla luce di ciò, è altamente improbabile che il misterioso NPC sia davvero un bambino. Più verosimilmente si tratta di:

  • Un effetto ottico
  • Un modello incompleto
  • Un esperimento temporaneo non destinato alla versione finale

Grand Theft Auto 6 promette di spingersi oltre ogni limite tecnico e narrativo, ma è quasi certo che non violerà uno dei tabù più solidi del gaming moderno: la rappresentazione interattiva dei minori in un contesto violento. Lo screenshot che sta facendo discutere è, con ogni probabilità, solo una coincidenza visiva, non l’anticipazione di una svolta controversa nel game design.