Negli ultimi giorni si è diffuso rapidamente un caso che ha coinvolto Fortnite, Epic Games e Xbox Game Pass Ultimate, generando confusione e malcontento tra migliaia di giocatori. Quella che sembrava una promozione estremamente vantaggiosa si è trasformata in una sorpresa negativa per chi ha gestito in modo errato l’annullamento dell’abbonamento.
Durante il periodo natalizio, Xbox Game Pass Ultimate ha proposto una promozione da 1 dollaro, includendo anche i vantaggi di Fortnite Crew. Attivando l’offerta, gli utenti ricevevano 1000 V-Bucks come bonus, anche nel caso in cui fossero già iscritti a Fortnite Crew da un’altra piattaforma. Una combinazione che ha attirato moltissimi giocatori, convinti di ottenere valuta di gioco con una spesa minima.
Fin da subito, creator e community hanno chiarito quale fosse la procedura corretta per evitare problemi. Il consiglio era semplice: attivare l’offerta promozionale e disattivare il rinnovo automatico, così da non essere addebitati il mese successivo. In questo modo l’abbonamento restava valido fino alla scadenza naturale e i benefici, compresi i V-Bucks, rimanevano legittimamente sull’account.
Il rimborso da 1 dollaro e la revoca dei V-Bucks
Una parte degli utenti ha però scelto una strada diversa, richiedendo il rimborso completo del dollaro speso invece di limitarsi a cancellare il rinnovo. Questa scelta ha avuto conseguenze precise. Quando viene richiesto un rimborso, l’abbonamento a Xbox Game Pass Ultimate viene considerato annullato retroattivamente, come se non fosse mai esistito.
Di conseguenza, tutti i benefici collegati all’abbonamento vengono revocati. Questo include anche i 1000 V-Bucks legati ai vantaggi di Fortnite Crew. Epic Games ha quindi rimosso la valuta dagli account coinvolti, applicando una procedura coerente con i termini di servizio.
Nessun bug e nessuna punizione arbitraria
È importante chiarire un punto fondamentale. Non si tratta di un bug, né di una punizione casuale o mirata. Dal punto di vista tecnico e contrattuale, chiedendo il rimborso non si è mai stati realmente abbonati, quindi i V-Bucks ottenuti non risultano più validi. La loro rimozione è una conseguenza diretta e automatica della richiesta di rimborso.
Chi invece ha semplicemente annullato il rinnovo automatico, senza chiedere indietro il dollaro speso, non ha subito alcuna revoca e ha potuto mantenere regolarmente i V-Bucks ricevuti con la promozione. Il caso rappresenta un esempio chiaro di quanto sia importante distinguere tra disdetta dell’abbonamento e rimborso, soprattutto quando sono coinvolti bonus digitali e valute di gioco.