Sacred ritorna con Last Pixel of Ancaria

Dopo anni di silenzio, il mondo di Ancaria torna finalmente a farsi vivo con Sacred: Last Pixel of Ancaria, un nuovo progetto che segna un cambio di direzione radicale per la storica serie action RPG. Questa volta, però, il ritorno avviene sotto forma di un’avventura in stile 16 bit, sviluppata da SparklingBit e prodotta da THQ Nordic, con una campagna Kickstarter fissata per il 14 aprile 2026. Una scelta che mette al centro la community, chiamata a sostenere direttamente la rinascita del franchise.

A differenza dei capitoli originali, il nuovo Sacred adotta una veste retrò che richiama i grandi classici dell’epoca pixel, pur conservando il tono irriverente, caotico e caricaturale che ha sempre definito la saga. L’estetica volutamente essenziale, colori sgargianti, sprite ben marcati, animazioni rapide, punta a creare un’atmosfera nostalgica ma al tempo stesso moderna, capace di reinterpretare Ancaria con uno spirito più leggero e autoironico.

Le prime informazioni diffuse attraverso la futura pagina Kickstarter suggeriscono un RPG dinamico e frenetico, costruito su dungeon, bottini da collezionare, comicità e personaggi tutt’altro che ordinari. Il giocatore potrà guidare un gruppo di quattro eroi, ciascuno convinto di essere il vero leader, generando un caos organizzato che diventerà parte integrante dell’esperienza. Litigi, incomprensioni e battute fuori luogo accompagneranno l’avventura, trasformando ogni missione in un potenziale disastro… divertente.

Gli appassionati delle origini ritroveranno diversi richiami ai luoghi storici della serie: il Monastero delle Serafine, la Torre di Shaddar e persino riferimenti ironici alle atmosfere tipiche dei vecchi capitoli, come il celebre “profumo del Porto Vallum al mattino”. Tutto è riproposto con uno stile volutamente esagerato, ricco di strizzate d’occhio e citazioni pensate per chi conosce a memoria le prime avventure di Ancaria.

Anche il teaser diffuso da THQ Nordic conferma il tono del progetto: pixel art volutamente grezza, palette accese e un alternarsi costante tra omaggio e parodia. Last Pixel of Ancaria non vuole imitare i Sacred classici, ma reinterpretarli con una nuova personalità, puntando su humour, ritmo elevato e una forte componente nostalgica.

Il ritorno della serie, dunque, non è un semplice revival, ma una reinvenzione: un modo per riscoprire Ancaria attraverso un linguaggio diverso, spensierato e profondamente autoironico, pensato tanto per chi ha amato i primi capitoli quanto per chi vuole avvicinarsi a un RPG “alla vecchia maniera”, ma con lo spirito dissacrante tipico di Sacred.