Da quando è stato annunciato, Assassin’s Creed Shadows è stato oggetto di numerose critiche, molte delle quali rivolte al samurai africano, ma questa volta l’attenzione si sposta su una lottatrice di sumo, la quale ha portato molti a puntare il dito verso gli sviluppatori, accusandoli di inserire elementi non attinenti e veritieri.
Una lottatrice di sumo causa nuove critiche per Assassin’s Creed Shadows
In un recente gameplay, Ubisoft ha presentato Yaya, una lottatrice di sumo, la quale ha attirato a se numerose critiche. Il motivo? Molto semplice, pare che nel 1579, anno in cui è ambientato il gioco, il sumo era una disciplina prettamente maschile, le donne non avevano il permesso di salire sul dohyo, per tale motivo, nonostante Assassin’s Creed Shadows sia comunque un’opera di finzione, è stato accusato di non essere accurato dal punto di vista storico.
Un utente su X.com, @kabrutusrambo, ha espresso il suo disappunto in un lungo post, affermando che Ubisoft è irrispetosa nei confronti della cultura giapponese, in quanto inserire una lottatrice di sumo in un’epoca in cui non è giustificata la sua presenza, è una forzatura. Altra critica viene fatta nei confronti di una sua abilità speciale che prende il nome di Yaya Rikishi, che tradotto diventa uomo forte. Le fonti storiche sostengono che le prime lottatrici di sumo iniziarono a praticare l’attività nel lontano 1603, in spettacoli dei bordelli e non come arti marziali. Tale pratica venne bandita dallo shogunato Tokugawa e dal governo Meiji, di conseguenza l’anno in cui è ambientato il gioco non prevede alcuna donna sumo.
Non è tutto, un ultima critica è stata mossa nei confronti della stazza del personaggi. Nel XVI secolo il cibo non era così abbondante da permettere un fisico simile, a differenza dei lottatori moderni. Ubisoft come per Yusuke, non intente cambiare i propri piani per delle critiche, dunque il gioco uscirà come lo conosciamo a partire dal 20 Marzo 2025.