Gli sviluppatori di NinjaBee si sono fatti conoscere nel mondo del videogioco grazie alla distribuzione di “A Kingdom for Keflings”. Fu il primo gioco che introdusse gli avatar giocabili “in-game”. Per chi non lo conoscesse, era sostanzialmente basato sulla creazione di una città; voi impersonavate un gigante che aveva il compito di organizzare la creazione del regno di questi piccoli esseri chiamati Keflings, i quali procedevano alla raccolta delle risorse una volta posti su di esse, mentre voi avreste pensato all’espansione dell’impero. Akimi Village cerca di mantenere questa premessa di videogioco “stress-free“, ma con alcune novità che attireranno l’attenzione di un più largo bacino d’utenza (o almeno così sperano gli sviluppatori).
Potrete scegliere di giocare con un personaggio di sesso maschile e femminile. Vi ritroverete, per cause misteriose, su un’isola volante ed il vostro compito sarà quello di purificarla. Quando incontrerete per la prima volta gli Akimi (ossia gli abitanti del villaggio), rimarrete sicuramente sorpresi, piacevolmente, dalle loro buffe espressioni e costumi. Questi ultimi, inoltre, cambieranno a seconda del lavoro che vorrete loro facciano.
Ma passiamo al gameplay vero e proprio. Una volta scelto il vostro personaggio, sarete liberi di dare un’occhiata (come dei giganti, chiaramente) all’isola. Vi accorgerete da subito che è dominata dall’oscurità, in cui ci sono degli Akimi tristemente desolati. Per poter mettere questi Akimi al lavoro, dovrete innanzitutto riportare la luce in queste zone d’ombra, dopodiché si uniranno a voi per purificare l’isola.
Una delle risorse è il bamboo. Per poterlo raccogliere dovrete semplicemente piazzare un Akimi vicino ad esso sulla mappa e l’abitante penserà a ricavarlo e portarlo all’edificio che lo raccoglie. Potrete raccogliere anche del fieno, che è prodotto, chiaramente, dalle fattorie. Per questa risorsa, però, c’è un limite di raccolta. Ogni giorno potrete raccogliere solo un tot di fieno e, se avete intenzione di recuperarne altro, dovrete necessariamente costruire altre fattorie. Le risorse saranno accessibili da qualsiasi edificio, limitando così gli spostamenti inutili da un edificio all’altro. Le piantine per costruire gli edifici saranno a vostra disposizione e stavolta le strutture, a differenza di quelle in A Kingdom for Keflings, saranno molto più grandi. Inoltre, alcune di esse, richiederanno di essere costruite in zone particolari: come vicino ad un corso d’acqua o un terreno particolare.
Il gioco, come dicevamo, è “stress-free”. Non ci sono limiti di tempo e non c’è davvero un modo che possa farvi “perdere”, in questo gioco. L’unico obiettivo è quello di espandersi sull’isola. Costruendo edifici e recuperando risorse, guadagnerete “culture points” (con 10 di essi riceverete dei semi che vi permetteranno di purificare le aree dell’isola). L’obiettivo è proprio di piantare i semi e quindi di espandere il calore del sole su tutte le zone oscure che si sono impossessate dell’isola.
Non ci sarà una modalità cooperativa, ma NinjaBee ha qualcosa in mente per una particolare modalità multiplayer asincrona (ossia, potrete influenzare un vostro amico senza che lui sia online). A seconda di come organizzerete la raccolta delle risorse, lo longevità del gioco potrebbe dipanarsi per oltre 10 ore complessive. Akimi Village sarà distribuito durante quest’anno su Playstation Network.