Titolo: Dispersion
Autore: Hideji Oda
Casa editrice: Coconino Press
Anno di uscita in Italia: 2002
Volumi: 3
Lettura: Medio
Genere: Drammatico – Fantastico
Personaggi: Kacchan
Kacchan, il protagonista di questo racconto, è convinto di essere una persona inutile. Senza dubbio egli è un ragazzo irritante che per vigliaccheria, irrisolutezza, mancanza di coraggio, non fa che scappare. Eppure, Kacchan non sceglie la morte. Oscilla leggero in una zona neutra, in un punto equidistante tra la vita e la morte.”
Queste parole, tratte dal commento dell’autore al primo volume di questo fumetto, mi sembrano molto adatte per descriverlo. Il ragazzo, non si sa se dotato di un potere o afflitto da una malattia, si disperde nell’ambiente e diventa un mero osservatore di tutto senza volere/potere interagire con niente. Saltuariamente, attratto da alcuni avvenimenti, verrà riportato nel mondo normale dove sarà costretto a “vivere”.
Questo è un manga molto particolare: etereo per quanto riguarda il ragazzo ed il suo modo di esistere ma assume molta concretezza nelle vicende dei comprimari. Il disegno si discosta molto dal classico stile giapponese: è molto realistico nella rappresentazione delle persone ma il tratteggio, usato al posto dei retini per rendere colori e sfumature, da un’impressione di “approssimatività ” che comunque è bene adatta alla storia.