EA dice NO a The Sims 5

The Sims 5: EA dice NO ma c’è un perchè

Dopo anni di voci, richieste e speranze da parte della community, Electronic Arts ha messo fine alle illusioni: The Sims 5 non si farà. A dirlo non è una fonte anonima o un rumor mal interpretato, ma Laura Miele, presidente di EA, in una dichiarazione sorprendentemente diretta rilasciata a Variety e riportata da GamesRadar+. Parlando del possibile sequel, Miele ha usato parole che non lasciano spazio a interpretazioni: “È una cattiva idea che fa schifo”.

The Sims 4 è troppo grande per essere sostituito

Il motivo di questa decisione drastica è semplice quanto doloroso per chi sognava un nuovo inizio: The Sims 4 è cresciuto troppo per poter essere rimpiazzato. In dieci anni sono stati pubblicati oltre 85 content pack, tra espansioni, kit, aggiornamenti e contenuti extra. Un ipotetico The Sims 5, per quanto atteso, costringerebbe milioni di utenti a ricominciare da zero, perdendo salvataggi, case personalizzate e contenuti a pagamento.

Miele è stata chiara:

“Non vorrei che doveste partire dal giorno zero. Non è giusto per la community. I giocatori hanno investito tempo, emozioni e denaro in The Sims 4. Azzerare tutto sarebbe una mancanza di rispetto.”

Project Rene sarà il vero futuro del franchise

Chi pensava che Project Rene fosse solo una fase intermedia verso un nuovo capitolo ora deve cambiare prospettiva. EA non vuole più parlare di “sequel”, ma di ecosistema, e Project Rene rappresenta proprio questo: una piattaforma modulare, cross-platform, persistente, in continua evoluzione.

Le caratteristiche chiave del progetto includono:

  • Multiplayer online per una vera interazione tra giocatori
  • Compatibilità mobile, con possibilità di giocare anche da smartphone o tablet
  • Sistema cross-platform, che consente di passare da una piattaforma all’altra senza perdere progressi
  • Espansioni continue e aggiornamenti tecnologici integrati nel sistema base, senza dover acquistare un nuovo gioco

Miele definisce questa struttura come un “ecosistema vivente”, in cui diverse esperienze Sims potranno coesistere, integrarsi e crescere nel tempo, offrendo un modo più fluido e personalizzabile per vivere il mondo dei Sims. Un’idea che si avvicina ai modelli dei giochi live service, e che potrebbe garantire longevità, flessibilità e innovazione.

Se da una parte l’ambizione di Project Rene intriga per le sue potenzialità, dall’altra c’è una fetta consistente di fan che si sente delusa e tradita. L’idea di chiudere il ciclo numerico della serie lascia l’amaro in bocca a chi sperava in un The Sims 5 più moderno, profondo e visivamente rinnovato. Il passaggio da “gioco completo” a “piattaforma fluida” segna un cambio epocale nel modo in cui The Sims sarà vissuto nei prossimi anni.

Quella che doveva essere una nuova era si trasforma ora in una nuova struttura: The Sims non avrà più un seguito numerato, ma evolverà senza interruzioni, e per molti sarà difficile accettarlo. Ma per EA, la rotta è tracciata.