Si è spento all’età di 71 anni nella sua casa in Florida Hulk Hogan, nato Terry Gene Bollea, simbolo immortale del wrestling mondiale e figura cardine della cultura pop americana. A confermare la notizia è stato il sito TMZ, riportando che la causa della morte è stato un arresto cardiaco improvviso. Solo poche settimane fa, la moglie Sky Bollea aveva smentito voci su un presunto ricovero in coma, definendo “forte” il cuore del marito. Oggi, purtroppo, arriva l’ufficialità della sua scomparsa, e con essa il cordoglio unanime del mondo sportivo e dello spettacolo. Ma Hogan è stato molto più di un lottatore: ha lasciato un’impronta indelebile anche nel mondo dei videogiochi, dove la sua immagine ha ispirato intere generazioni.
Un simbolo globale del wrestling e della spettacolarità
Con i suoi baffi biondi, il fisico imponente e le celebri bandane rosse o gialle, Hulk Hogan è diventato il volto del wrestling negli anni ’80 e ’90. Lanciato dalla WWF (poi WWE), ha vinto numerosi titoli mondiali, contribuendo all’esplosione della disciplina su scala globale. Ha militato anche in WCW e TNA, reinventandosi più volte nel corso della carriera, passando da eroe buono a villain carismatico nella leggendaria stable nWo. Il suo carisma lo ha portato oltre il ring: ha recitato in film, partecipato a reality, doppiato cartoni e firmato contratti pubblicitari milionari. Hulk Hogan non è mai stato solo un atleta: è stato un marchio vivente.
Dai cabinati agli eSport: la lunga carriera digitale di Hulk Hogan
Parallelamente ai successi sul ring, Hogan ha avuto un percorso straordinario anche nei videogiochi, diventando uno dei primi lottatori ad apparire in forma digitale e a incarnare il wrestling nel medium videoludico. La sua prima apparizione risale a WWF WrestleMania per NES (1989), dove il suo iconico legdrop era già la mossa finale. Da lì in poi, la sua figura è diventata ricorrente in decine di titoli, attraversando generazioni e piattaforme.
Fra le apparizioni più note troviamo:
- WWF No Mercy (2000, N64): sebbene non incluso ufficialmente, era tra i personaggi più ricreati dai fan
- Serie WWE SmackDown! vs. Raw: presente in diverse edizioni con le due versioni più amate, Hulkamania e Hollywood Hogan
- WWE 2K14: incluso tra le leggende con diverse incarnazioni grafiche del suo personaggio
- WWE 2K15 e 2K16: inizialmente rimossi per controversie mediatiche, i suoi modelli sono stati reintegrati in seguito
- Legends of Wrestling: protagonista assoluto in una serie interamente dedicata ai miti del ring
In questi giochi, Hogan è sempre stato tra i personaggi più scelti, grazie alla potenza delle sue mosse, alla riconoscibilità del suo look e all’impatto scenico che ne faceva un vero titano virtuale.
I giochi arcade degli anni ’90 e il dominio nelle sale giochi
Oltre alle console, Hulk Hogan ha dominato anche le sale giochi, con titoli storici come WWF Superstars e WWF WrestleFest. Erano giochi arcade da due a quattro giocatori, in cui Hogan guidava il roster come protagonista indiscusso. Le grafiche animate, il suono metallico degli schiaffi e la possibilità di eseguire il big boot e il legdrop facevano di questi cabinati un must in ogni bar o luna park degli anni ’90.
Oltre il ring: cameo, parodie e ispirazioni pop nei giochi moderni
L’impronta di Hogan si è estesa anche oltre i giochi ufficiali WWE. In alcuni titoli di lotta, beat ‘em up o giochi indie, non sono mancati omaggi espliciti: personaggi muscolosi, baffuti, dalla voce roca e dallo stile teatrale chiaramente ispirati a lui. Persino in Fortnite, skin e emote in stile “wrestler classico americano” richiamano esplicitamente la sua figura. Inoltre, il suo motto “Train, say your prayers and eat your vitamins” è diventato un cult, comparendo in forma ironica o celebrativa in più titoli della cultura pop.