Recensione e Gameplay per Cuisineer

Cuisineer: Recensione, Gameplay Trailer e Screenshot

Hai mai desiderato gestire un ristorante e allo stesso tempo affrontare creature strane con armi a tema culinario? Cuisineer unisce questi due mondi in un mix di combattimento isometrico e gestione del locale, offrendo un’esperienza che parte con il piede giusto, ma che rischia di perdere mordente nel lungo periodo.

Cuisineer Recensione

Il gioco ci mette nei panni di Pom, una giovane avventuriera che torna nella sua città natale, Paell, per scoprire che il ristorante di famiglia è in rovina e i suoi genitori sono spariti lasciandole un pesante debito da saldare. L’unico modo per salvarsi? Impugnare spatole giganti e armi a tema gastronomico per sconfiggere mostri e raccogliere ingredienti da servire ai clienti.

Visivamente, Cuisineer colpisce subito per la sua estetica vibrante e colorata. L’animazione fluida e il character design carismatico rendono l’avventura accattivante. Il combat system è reattivo e soddisfacente, con un buon feedback sui colpi e un ritmo veloce che lo rende immediatamente divertente.

Il gioco si divide tra l’esplorazione dei dungeon e la gestione del ristorante. Nei dungeon, Pom affronta nemici a tema culinario con armi come pestacarne giganti e spiedi affilati. Il combattimento, pur essendo dinamico e inizialmente divertente, diventa presto ripetitivo. I livelli generati proceduralmente offrono poca varietà e le ambientazioni tendono a riproporsi, riducendo il senso di scoperta.

Anche la gestione del ristorante inizia con entusiasmo, ma ben presto si riduce a un ciclo ripetitivo di preparazione degli ordini, attesa dei timer e consegna dei piatti. Gli upgrade permettono di migliorare la cucina e sbloccare nuove ricette, ma il sistema non evolve abbastanza da mantenere alto l’interesse a lungo termine.

Un altro punto debole di Cuisineer è la progressione. Le missioni secondarie, spesso basate su fetch quest ripetitive, tendono a diventare tediose. I miglioramenti del ristorante richiedono investimenti di tempo e risorse considerevoli per cambiamenti minimi, mentre il loot system offre poche variazioni, con armi che si somigliano troppo tra loro.

Il sistema di equipaggiamento introduce qualche variazione con potenziamenti elementali, ma la mancanza di diversità rende la progressione poco stimolante. Inoltre, la città di Paell, per quanto esteticamente gradevole, non offre abbastanza interazioni interessanti e spesso i negozi chiusi o gli NPC difficili da rintracciare rendono la navigazione più frustrante del necessario.

Cuisineer ha un concept intrigante e un’estetica accattivante, ma non riesce a mantenere alta l’attenzione nel lungo periodo. Il combattimento e la gestione del ristorante sono piacevoli inizialmente, ma la ripetitività delle meccaniche e la poca varietà nelle ambientazioni e nel gameplay ne limitano la longevità. Se ami i giochi di gestione e non ti dispiace un loop ripetitivo, potresti trovarlo divertente per qualche ora, ma chi cerca profondità e varietà potrebbe restare deluso.